Il carrubo (Ceratonia siliqua), avvistato frequentemente durante le cicloscorribande nelle nostre regioni del centrosud, è un albero di sinistra? Domanda un tantino curiosa, ma lecita, considerato che Giorgio Gaber, in una sua arguta composizione del 1994, sosteneva che: “Se la cioccolata svizzera è di destra, la Nutella è ancora di sinistra”. Sembra strano oggi, ma quelli erano tempi nei quali l’appartenenza politica e culturale veniva resa evidente anche dal tipo di pantaloni indossati, dalla marca di scooter preferita, dalla località scelta per le vacanze e perfino dalle preferenze verso questo o quel cibo.
A proposito di cioccolata, se pesco nei miei ricordi di quegli anni e anche del decennio precedente, contrariamente a quanto affermato da Gaber la patente di “alternativo” era affibbiata a chi, al posto della Nutella, prodotto principe di una multinazionale (e quindi da boicottare…), consumava una crema realizzata con farina di carrube e nocciole. Il sapore era passabile, con il senno di poi potrei dire perfino buono. Tuttavia non era il gusto che contava, ma soprattutto il fatto di poter esibire la propria “alternatività” anche a merenda. Nella stessa composizione Giorgio Gaber sosteneva ancora che “Una bella minestrina è di destra, il minestrone è sempre di sinistra”. Tempi andati. Oggi nessuno si sogna più di vantare la propria collocazione politicoculturale a partire da una fetta di pane spalmata con una crema aromatizzata alla carruba invece che al cacao.
I frutti del carrubo sono grossi baccelloni che a maturazione completa sono di colore marrone scuro. Le carrube essiccate possono essere consumate tal quali (contengono circa il 50% di carboidrati, fino al 16% di proteine, fibre 15%, minerali 4%) come alimento nutriente. Le trovate nei mesi autunno invernali da qualche fruttivendolo ben fornito.
Le carrube macinate danno una farina dal sapore che ricorda il cacao, utilizzata in cucina per realizzare dolci e altri piatti. La farina di carruba è naturalmente molto più dolce del cacao in polvere e si presta quindi ottimamente per realizzare dolci senza zucchero. Ecco la ricetta della famosa crema “alternativa”, buona per panini e tartine.
- Nocciole leggermente tostate e spellate – 200 g
- Farina di carrube – 3 cucchiai
- Olio extra vergine d’oliva (gusto leggero come quello del lago di Garda) – 2 cucchiai
Tritate le nocciole nel mixer sufficientemente a lungo fino a trasformarle in una pasta oleosa. Aggiungete l’olio e la farina di carrube. Mescolate per amalgamare perfettamente. Si conserva in frigorifero in vasetti chiusi. Si può anche congelare in bicchieri di carta coperti con pellicola trasparente o con carta forno.
(da Ruotalibera 183 – settembre-dicembre 2024)
Immagine in evidenza generata dall’AI
