Ciclista illuminato: calma piatta
Questo articolo potrebbe essere un copia incolla del precedente visti i risultati degli ultimi 5 anni che mostrano una situazione di stabilità con un 40% di ciclisti completamente spenti, privi cioè di ogni sorta di dispositivo di illuminazione (erano il 60% quando abbiamo cominciato la rilevazione nel 2011), e un 44-46% di ciclisti sostanzialmente illuminati (erano il 27% undici anni fa). I restanti sono i “poco illuminati”, cioè hanno solo la luce anteriore o quella posteriore, magari per pura dimenticanza.
Come FIAB non ci stancheremo mai di ripetere che pedalare di sera senza rendersi visibili è un’azione sconsiderata e pericolosa.
Riassumendo, nei primi sette anni di rilevazioni si è avuto un sensibile miglioramento che nei successivi cinque si è stabilizzato. Lati positivi della rilevazione 2022: il notevole aumento dei passaggi soprattutto in Piazzale XXV Aprile e a Castelvecchio, in totale 1.212, superati solo dal dato del 2012 e la presenza di uno sponsor, Trek Bicycle Store di Via Roveggia, che ha partecipato regalandoci luci di buona qualità rispetto a quelle “primo prezzo” che normalmente doniamo ai passanti sprovvisti di luci.
I lati negativi sono impliciti nei risultati: non si riesce ad incidere sullo zoccolo duro dei renitenti alla illuminazione. Per curiosità statistica a Ponte Nuovo abbiamo la situazione migliore, con “soltanto” il 29% di spenti, negli altri tre varchi situazioni equivalenti attorno al 40%.
In parte il problema nasce dalla scarsa qualità di molte bici soprattutto MTB molto datate e anche all’origine acquistate senza luci. Da questo punto di vista le ebike sono un passo in avanti in quanto ovviamente in regola. L’altro problema ormai detto e ridetto è la scarsa consapevolezza dei ciclisti sul problema luci e qui chiedo almeno ai nostri soci di essere sempre nel gruppo degli “illuminati” e magari convertire qualche spento a migliori abitudini.
Il nostro impegno
Durante la serata abbiamo regalato quasi 200 coppie di luci, alcune di “primo prezzo” e tante altre di buona qualità, grazie al contributo di Trek Bycicle Store di Via Roveggia. È la prima volta che un’azienda privata ci sostiene! Come volontari facciamo tutto questo in maniera assolutamente disinteressata e gratuita, sempre col sorriso sulle labbra.
Questi nostri sforzi ricordano tuttavia la fatica di Sisifo se si pensa che ogni giorno moltissimi modelli di biciclette (ad esempio i modelli semisportivi, spesso usati anche in contesto urbano, come le mountain bike) escono dai rivenditori perfettamente nudi, cioè privi di dispositivi di illuminazione.
Se vogliamo vincere questa battaglia per la sicurezza, è necessario che tutti, nessuno escluso, facciano la propria parte: gli utenti col dotare le biciclette dei previsti requisiti nelle situazioni di scarsa visibilità (tra cui le luci funzionanti e catarifrangenti alle ruote), i rivenditori nel dotare le biciclette di un impianto d’illuminazione adeguato al loro uso, e le istituzioni nell’aumentare i controlli e le necessarie conseguenti sanzioni sulla strada.
(da Ruotalibera 177 – gennaio-marzo 2023)