Un corridoio ambientale che ci permette di attraversare il Veneto. Una strada per unire le due città più visitate del veneto, così chiudeva l’articolo del Corriere della Sera, nell’edizione del Veneto, scritto da Edoardo Bus, che ha partecipato alla prima edizione nel 2017 della Verona Venezia in bicicletta.
Arriviamo in treno a Venezia con i nuovi treni regionali attrezzati per il trasporto delle biciclette nelle diverse carrozze. Partendo dalla stazione di Venezia Santa Lucia, attraversiamo il ponte della Costituzione e poi il ponte della libertà con la ciclabile a sbalzo sulla laguna di Venezia, che collega il centro storico di Venezia alla terraferma. Attraversiamo Mestre e ci portiamo sul percorso ciclabile Venezia Padova della riviera del Brenta dell’itinerario I1 passando da Mira. Dolo e Strà, con una straordinaria sequenza di ville venete, come villa Pisani.
Dalla riviera del Brenta ci spostiamo sulla ciclabile del Bacchiglione, un tracciato che segue gli argini delle zone golenali, attraversando le zone verdi e pianeggianti della pianura padovana, ricca di elementi architettonici e naturalistici che raccontano il paesaggio e la storia locale. Breve passaggio nella zona periferica di Padova e poi proseguiamo in direzione di Creola di Saccolongo passando dal Castello di San Martino della Vaneza. Dal castello di San Martino della Veneza prendiamo in direzione della ciclabile dei colli Euganei e poi prendiamo verso gli itinerari ciclabili della riviera Berica. In questa edizione della Venezia Verona faremo un breve tratto della ciclabile Vicenza Noventa Vicentina, sulla dismessa ferrovia della ” vaca mora”. che percorriamo in parte dopo Longare in direzione verso Augugliaro,
Nella zona dell’Albettone ci fermiamo a Lovolo sulle ultime pendici dei colli Berici per il pranzo in trattoria. Proseguiamo dopo la sosta pranzo su strade a basso traffico verso villa Repeta e poi verso verso Ongiaro, raggiungiamo la provincia di Verona con Cologna Veneta. Da Cologna Veneta prendiamo una serie di itinerari ciclabili e ciclabili tabellate in direzione di Zevio, percorrendo l’itinerario della millenaria strada Berengaria, raggiungiamo le bonifiche dello Zerpa eseguite agli inizi del 900 e condotte da Guglielmo Lebrecht, sindaco ebreo di Belfiore. Una descrizione delle bonifiche la dà il poeta Berto Barbarani, inviato dal Gazzettino raccontando “Da Ronco avevamo appena varcato l’Adige col passo volante e ci trovavamo sui limiti estremi del Bacino Zerpano. Era ancor viva l’impressione dell’acqua che si
frange e borbotta contro le chiglie dei barconi incatramati del porto e subito saltato l’argine ci appariva la vera palude con tutti i suoi bagliori sinistri di metallo in fusione, le sue insidie celate nel silenzio pomeridiano”. L’ampia palude, bonificata con 45 km di canali e altre opere idrauliche che si estendeva a sud est di San Bonifacio, in realtà ora rappresenterebbe una grande risorsa ambientale. Da Zevio seguiamo sugli argini il fiume Adige prendendo la ciclabile per Verona fino a villa Buri e poi la ciclabile sterrata verso il Boschetto con l’arrivo finale a Verona
Percorso di circa 160 km, senza dislivelli significativi, che richiede allenamento per le lunghe distanze. Bici sportiva e copertoni da sterrato. Sono consigliate le bici Gravel e MTB, itinerario non adatto alle bici da corsa. La velocità media di percorrenza e di circa 20 km/h, tempo in sella circa 8 ore. Questa escursione non ha un accompagnatore di servizio scopa.
Prenotazione obbligatoria. Informazioni e iscrizioni con mail marcotosinurse@gmail.com a Marco Tosi . Sosta caffè e pranzo sul percorso, con prenotazione del pranzo all’iscrizione.
Bisogna essere allenati per la distanza e il tempo del giro proposto ed essere perfette condizioni fisiche.
Posti disponibili 10.
Partenza da Venezia alle 8;00 e ritrovo in stazione a Verona alle 6;10. Treno con trasporto biciclette con modalità previste da Trenitalia, mascherina FP2 obbligatoria sul treno. Ritorno a Verona previsto nel tardo pomeriggio.
L’iscrizione è da ritenersi autocertificazione di idoneità fisica.
Assicurazione infortuni obbligatoria: euro 2. I soci FIAB hanno la copertura RC
La bici deve essere in perfetta efficienza, controllata o fatta controllare da persona esperta. Sono necessari campanello e kit per riparazione della propria bicicletta con camera d’aria, pompa ecc. adatti alla bici in uso.
Si partecipa, nel rispetto delle normative vigenti per il contenimento della diffusione del Covid19. a Venezia non è possibile circolare in bici al di fuori del percorso per raggiungere la stazione.
Casco, borraccia e alimenti energetici obbligatori. Abbigliamento da ciclismo, adatto alle temperature del giorno. Consigliato anche uno spolverino in caso di pioggia.
Si viaggia nel rispetto del codice della strada sotto la propria personale responsabilità, consapevoli delle proprie capacità fisiche.
Questa non è un’iniziativa turistica organizzata né una manifestazione sportiva bensì un’attività sociale, culturale e ambientale rivolta ai soci e svolta per il raggiungimento degli scopi statutari dell’associazione. Si declina ogni responsabilità per eventuali danni a cose o a persone.
Il percorso può essere scaricato nei formati GPX o altri cliccando qui.
Difficoltà: | Molto impegnativaSono richiesti buon allenamento, resistenza, esperienza.La descrizione è indicativa: clicca per maggiori dettagli. |
Ritrovo: | sabato 10 Settembre 2022, ore 08:00 Stazione di Venezia Santa Lucia |
Presso: | Stazione FS di Venezia Santa Lucia |
Distanza: | km. 154 |
Conclusione: | ore 19:00 verso sera |
Costi: | 2 |
Partecipazione: | |
Evento a cura di: | Marco Tosi |
Iscrizioni: | Online, entro giovedì 8 Settembre 2022 |