Alimentarsi alla randonnée
Di queste manifestazioni (copyright di Henry Desgranges, creatore del Tour de France, regolate nel 1921 dall’Audax Club Parisien) ho trovato in rete questa bella definizione:
Né forte né piano, ma lontano. Un ciclismo diverso, non esasperato dalla competizione, dalle classifiche, dalle griglie di partenza, ma non per questo meno impegnativo e severo. Dove chi ti sta a fianco non è l’avversario da battere ma il compagno di viaggio. Dove non conta in che posizione arrivi, ma l’arrivare” (Audax Randonnée Italia).
I percorsi (minimo 200 km, ma ci sono eventi che sforano ampiamente la barriera psicologica dei 1.000 km) vanno autogestiti in tutto, compresa l’alimentazione.
C’è chi si affida al caso (borraccia da mezzo litro con acqua del sindaco, panino con quello che c’è in frigo, una barretta rimasta schiacciata sul fondo della borsa…), rischiando peripezie poco divertenti. Meglio programmare, anche volendo utilizzare le risorse domestiche.
È importantissima una idratazione regolare. Almeno due le borracce (grandi) necessarie: una con acqua semplice, l’altra con una valida soluzione reidratante fatta in casa con ingredienti comuni in ogni cucina. Da bere con molta regolarità: un sorso ogni 15 minuti. Se serve (e serve davvero!), mettete un avviso sullo smartphone per ricordarvelo.
Per mangiare, indispensabile una abbondante e sostanziosa colazione almeno un paio d’ore prima di cominciare. Una base di carboidrati complessi (pasta, pane integrale, fiocchi di avena, creme di cereali), completata da alimenti che contengono carboidrati semplici, grassi e proteine (uvetta e frutta essiccata, noci, mandorle e altri semi oleosi, torta casereccia) e da una fonte di elementi vitali come vitamine e sostanze protettive (frutta fresca). Un pasto che garantisce per diverse ore una buona stabilità della glicemia, condizione importante per un rendimento soddisfacente. Durante il percorso, se si è intenzionati a continuare a pedalare, è bene evitare pasti copiosi: l’impegno digestivo fa a pugni con lo sforzo fisico e il rischio è che rimanga tutto sullo stomaco e che le gambe facciano fatica a girare. Meglio fare piccoli spuntini, ma molto frequenti: un paio di fichi secchi arricchiti da 3-4 mandorle, da masticare bene, ogni 15-20 minuti, rimandando un pasto più sostanzioso prima di una sosta lunga.
Ecco le dosi per la realizzazione di una soluzione reidratante casalinga:
- Acqua – 1 litro
- Limoni (succo) – 3
- Sale fino – 1 cucchiaino raso
- Bicarbonato di sodio – 1 cucchiaino raso
- Zucchero – 2 cucchiai
Mescolate tutti gli ingredienti: la soluzione è pronta.
(da Ruotalibera 165 – gennaio-marzo 2020)