A Marco Occhipinti il premio “Amico della Bicicletta 2018”
Professionista serio e preparato, acuto patrocinatore di una causa apparentemente “persa”…
Durante l’annuale festa di Ruotalibera, presso il centro Fevoss di Santa Toscana, il presidente di FIAB Verona Corrado Marastoni ha consegnato il tradizionale premio “Amico della Bicicletta” per l’anno 2018 al dottor Marco Occhipinti con la seguente motivazione:
Nel febbraio 2017 una pattuglia di vigili urbani, chiamata da uno zelante amministratore di condominio molto sensibile al decoro, è costretta a procedere alla rimozione di dodici biciclette parcheggiate in quartiere Catena, zona quasi completamente priva di rastrelliere, in ottemperanza all’articolo 158 del Codice della Strada, che vieta la sosta dei veicoli sul marciapiedi. Di questi dodici cittadini, quattro decidono di ricorrere al giudice di pace, patrocinati dall’avvocato Segala. La questione si presenta subito molto controversa, tra le ragioni di chi reclama la stretta e rigorosa applicazione della norma e l’interpretazione più illuminata di chi non può accettare che una bicicletta sia trattata alla stregua di una moto, un’auto, un tir.
Alla ricerca di elementi che potessero suffragare le tesi dei ciclisti, il dottor Marco Occhipinti, collaboratore dello studio, ha pensato di approfondire la questione ricercando le posizioni “ufficiali” della Polizia municipale e del servizio di Bike sharing riguardo al parcheggio delle biciclette, utilizzando i suggerimenti pubblicati sui rispettivi siti web. Un colpo di grande acume giuridico che, assieme ad una serie di altre osservazioni estremamente dettagliate e convincenti, ha portato a un esito favorevole e all’annullamento della sanzione in ben due ricorsi sui quattro presentati, convincendo due dei tre giudici di pace coinvolti.
Per questa felice intuizione e ringraziandolo per la passione e la professionalità dimostrate nei confronti dei problemi dei ciclisti cittadini, siamo lieti di conferire a Marco Occhipinti il premio “Amico della Bicicletta 2018”, con l’augurio che nella sua promettente carriera non perda mai di vista i diritti dei meno favoriti e la possibilità di portare a vittoria le cause più improbabili (anche perché, come dice ogni buon Avvocato di strada: “non esistono cause perse” ).
Grazie ancora di tutto, Marco!