El canton del Bepo

Movimento virale

Due mesi di clausura, mascherati da nomi inglesi meno monacali, ci hanno scombussolato le vite già programmate da tempo e ci hanno costretti a pensare più del solito. Il misterioso, invisibile killer ci ha presi alla sprovvista, anche se già sapevamo che si era messo in viaggio e che come mezzo di trasporto preferito aveva le nostre gambe.

All’inizio sembrava una festa: tutti sui balconi (che per fortuna hanno retto), tutti a cantare, tutti a fare il pane e a metter su chili. Dopo un po’ la festa ha cominciato a infiacchirsi. Bella la famiglia, ma a volte si ha bisogno di una libera uscita. Qualcuno, evidentemente, ne ha più bisogno di altri e così c’è stato chi ha comperato un cane su Amazon pur di poter uscire, chi si è messo ad acquistare ogni giorno il giornale e chi, semplicemente, ha fatto il furbo ed è uscito regolarmente, sperando di non trovare posti di blocco. C’è stato chi ha giustificato le sue corse di “sfroso” con motivazioni sanitarie e chi è ricorso alla politica, gridando al sequestro di persona e alla privazione illecita della libertà personale. Noi di FIAB Verona, più semplicemente, grazie alla geniale idea di Enzo, abbiamo pedalato in cantina.

Appena è stato possibile uscire di casa, comunque, una marea di gente si è precipitata per le strade. Oramai sembra di essere tornati alla normalità, con le code di auto in ogni strada e l’aria profumata di benzina e gasolio. Ma la novità c’è: molte più persone hanno provato l’ebbrezza del camminare senza uno scopo preciso e molte di più hanno riscoperto la bicicletta. Tanto che, complice anche il contributo statale, i venditori di biciclette hanno esaurito tutte le scorte di magazzino.

Chissà se quando questo numero arriverà nelle case il fenomeno sarà ancora vivo o se sarà stato il solito fuoco di paglia. Noi, comunque, saremo in sella, come sempre.

(da Ruotalibera 167 – luglio-settembre 2020)

Immagine in primo piano tratta dalla campagna “Una strada per tutti” di #andràtuttinbici.


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Avrai notato che, nonostante il momento di difficoltà, le nostre attività continuano. Oltre al programma per il tempo libero, con la ricca offerta di uscite, incontri e vacanze, non si è mai fermata (e non ha intenzione di farlo) la nostra azione quotidiana di sensibilizzazione nei confronti di cittadini e amministratori, per suggerire e stimolare provvedimenti a supporto della conversione a un sistema di mobilità nuova (dolce, attiva, multimodale, integrata…) per un nuovo modello del vivere nel contesto urbano (e oltre).

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Bepo Merlin

Giuseppe Merlin, per tutti Bepo, ciclista urbano e appassionato cicloturista, va in bici da sempre, ma più convintamente da quando, a seguito del primo infarto, il medico gli ha detto di essere in debito della vita nei confronti della sua due ruote. Da allora si spende senza risparmio per la promozione della ciclabilità, in veste di socio-attivo e animatore di uscite e serate culturali. È stato anche Direttore di FIAB nazionale (succedendo all'indimenticato Gigi Riccardi e prima dell'attuale Francesco Baroncini), lasciando di sè un bellissimo ricordo in tutti coloro che hanno avuto il piacere di incontrarlo e conoscerlo, durante una delle sue molte "visite pastorali" in giro per le varie associazioni d'Italia. Tuttora collabora con FIAB Verona in mille forme e con mille strumenti, tra i quali spicca la penna, la sua "arma segreta", che Bepo maneggia con destrezza e rara efficacia. Chiunque legga i suoi scritti, infatti, non può non apprezzarne l'onestà intellettuale e la lucidità di analisi. Da tempo immemorabile tiene la sua personale rubrica "El cantòn del Bepo" nell'ultima pagina della rivista Ruotalibera, di cui è stato per anni capo redattore, riorganizzandola nella veste e nei contenuti così come la vediamo oggi. È stato anche tra i promotori e forti sostenitori della rivista nazionale BC, importante mezzo di comunicazione per le associazioni FIAB italiane e indispensabile organo di diffusione del miglior "ciclopensiero".
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