San Bonifacio, Soave, Monteforte d’Alpone: tre comuni per una mobilità migliore
Firmato nella mattinata di sabato 16 maggio l’accordo per lo studio di fattibilità di una rete di percorsi ciclabili tra i tre comuni
ATTENZIONE
Sulla newsletter del 04 aprile 2021 abbiamo riportato la notizia della petizione attiva su change.org a sostegno della ciclopedonale della Val d’Alpone. Per un errore di trascrizione l’indirizzo risulta inaccessibile. Ce ne scusiamo. Abbiamo già corretto il numero della newsletter; in ogni caso la pagina per poter firmare la petizione è disponibile a questo link. Grazie!
Nella mattinata di sabato 16 maggio i sindaci Giampaolo Provoli (San Bonifacio), Gaetano Tebaldi (Soave) e Roberto Costa (Monteforte d’Alpone) hanno sottoscritto presso la sede comunale di San Bonifacio un accordo per procedere allo studio di fattibilità di una rete di percorsi ciclabili che colleghi i tre comuni. Si tratta del primo importante passo di un processo che dovrebbe portare in seguito alla progettazione esecutiva dell’opera e quindi – una volta reperito il necessario finanziamento – alla sua realizzazione.
«Questa infrastruttura», sostiene Daniele Adami, consigliere comunale di San Bonifacio con delega alla mobilità e socio FIAB, «racchiude in sè la doppia valenza di incentivare la mobilità ciclistica sia per l’aspetto cicloturistico che per quello legato alla vita quotidiana dei cittadini residenti.
Per il primo aspetto essa costituirebbe una naturale prosecuzione della ciclabile che la Provincia di Vicenza sta costruendo lungo gli argini del Chiampo e che raggiungerà il confine del nostro comune col comune di Gambellara (VI), aprendo interessanti prospettive di sviluppo sia verso la Val d’Alpone, la val Tramigna e la val d’Illasi, territori già a vocazione turistica ricchi di storia e con una cultura enogastronomica di alto livello, sia verso le direttrici ovest (Caldiero e Verona) e sud lungo l’Alpone (Arcole, Albaredo d’Adige e Cologna Veneta).
Per il secondo aspetto, che riteniamo forse ancora più importante, essa offrirebbe una mobilità dolce “di servizio” tra i tre comuni, distanti tra loro appena 3 km ma divisi da ben tre infrastrutture di larga scala come l’autostrada A4, la strada regionale 11 Padana Superiore e la linea ferroviaria Milano-Venezia: così, ad esempio, tramite essa i lavoratori e gli studenti potrebbero finalmente spostarsi in sicurezza e facilità con la bicicletta tra un comune e l’altro per recarsi nelle loro aziende e scuole o per andare a prendere il treno nella stazione di San Bonifacio, che è un importante nodo del servizio ferroviario regionale veneto».
La notizia dell’accordo è stata riportata anche nell’edizione de L’Arena di domenica 17 maggio.