Riflessioni sul Tocatì
Considerazioni sulle collaborazioni di FIAB Verona con altre associazioni
Sabato 14 settembre, a mezzanotte (un’orario inusuale per me, meno per il mio compare), ero in Bra con Luciano Lorini, seduto davanti ad una birretta a commentare a caldo gli eventi della giornata. La notturna era andata benissimo come svolgimento ma ero un po’ deluso dalla ridotta partecipazione: 60 persone contro le circa 200 dell’anno prima. Forse avevo osato troppo proponendo l’inusuale partenza sui bastioni di via Oriani? Anche l’utilizzo dei 2 parcheggi era stato sotto le aspettative ma… ecco che Luciano mi fa notare: «Che bella atmosfera di festa! Questa città durante il Tocatì si trasforma, ed è un piacere viverla ed essere anche noi fra i promotori. Sono occasioni da non perdere!».
In questa frase sta tutto il significato della nostra partecipazione al Tocatì. Siamo dentro l’evento più bello dell’anno con la città che almeno in Centro diventa quello che vorremmo: largo a pedoni e ciclisti; luogo di ritrovo e socialità; tanti giochi e pochi banchetti; opportunità di divertimento per tutti, dai più piccoli ai più anziani; 400 e più volontari che si offrono per gestire l’evento.
Quanto alla notturna, abbiamo comunque avuto vasta pubblicità su giornali e televisioni locali e grande soddisfazione dei partecipanti. Come negli altri eventi simili la maggior parte erano persone mai viste, famiglie con bambini, giovani. Alcuni, pur essendo veronesi non avevano mai visto i bastioni dall’interno, né di giorno né tanto meno di sera. Su questo punto, come l’anno scorso con la semi sconosciuta porta Fura, abbiamo raggiunto lo scopo: oltre ai soliti palazzi, chiesette, cippi, eccetera, ci sono tanti bei posti che facciamo scoprire e riscoprire.
Anche i parcheggi, sebbene non affollatissimi (sono stati utilizzati da circa 150 bici in tutto) sono un ottimo servizio e l’occasione per avvicinare positivamente nuovi potenziali soci oltre che con i soliti banchetti. Dobbiamo quindi proseguire con questa tipologia di eventi nuovi ed anzi inventarcene altri ancora. Soci fantasiosi fatevi avanti: perché non inventarci anche un facile e divertente gioco in bici? Per concludere sono sempre più numerose le associazioni che agiscono in “positivo” come gli organizzatori del Tocatì e che ci richiedono aiuto e collaborazione. Per esempio a seguire il 21 settembre c’è stato il giro in ZAI con i giovani dell’Interzona; il 28 la biciclettata con le Pink Ambassador (Fondazione Umberto Veronesi); il 17 novembre poi faremo un evento all’interno del “Festival cinema africano” ed altro ancora seguirà!
(da Ruotalibera 164 – ottobre-dicembre 2019)