[FUORI PROGRAMMA] Biciclettata “BLACK MAMBA” con visita al Museo Africano

Fuori programma in occasione del 39° Festival del Cinema Africano

Chi conosce Black Mamba? In Africa tutti sanno cos’è. Con questo breve tour di un’ora pedalando fino ad arrivare al Museo Africano, andiamo alla scoperta non solo del Black Mamba, ma anche di chi lo fa rivivere attraverso le sue opere. Diventato noto al pubblico per la fortunata serie di occhiali  – C-Stunner – , Cyrus Kabiru è presente oggi in diverse collezioni permanenti di musei e gallerie in Europa e nel mondo. La mostra, allestita al Museo, è una rivisitazione della suddetta serie con una selezione di opere, tra le più interessanti, che l’artista indossa riproponendole su supporto fotografico. Negli ultimi anni Kabiru si è cimentato nella creazione di installazioni scultoree più grandi, come la sua serie ispirata alla bicicletta intitolata: Black Mamba, che è il termine colloquiale per le biciclette a cambio fisso che hanno raggiunto uno status iconico in Kenya come mezzo di trasporto economico e popolare, soppiantate in tutto il continente africano da scooter e moto a basso costo.

In memoria di queste amate biciclette, Kabiru ricostruisce i telai e le parti scartate e obsolete, trasformandole in assemblaggi scultorei unici che celebrano la forma e la (non) funzione della bicicletta, mentre continua la narrazione culturale keniana del “Black Mamba”, a cui è dedicata la BICICLETTATA e la visione del cortometraggio di Kabiru, The end of the black mamba, sempre all’interno del Museo.

Costo € 2.00 per ingresso al museo, non serve iscrizione.

Difficoltà:	Molto facile Nessun allenamento richiesto.La descrizione è indicativa: clicca per maggiori dettagli.
Ritrovo:	domenica 17 Novembre 2019, ore 14:30 In caso di maltempo appuntamento alle 15.30 direttamente al Museo africano, vicolo Pozzo 1 - VR
Presso:	Piazza Santo Spirito, 13, 37123 Verona VR, Italia
Distanza:	km. 5 circa
Conclusione:	domenica 17 Novembre 2019, ore 17:30 circa
Costi:	2 €
Partecipazione:	Per tutti
Evento a cura di:	Giorgio Migliorini