Incidenti in bici
Tra i ciclisti cresce la consapevolezza dei comportamenti a rischio
Abbiamo chiesto al Comando della Polizia Municipale di Verona di aiutarci a comprendere meglio andamento, dinamiche e cause dell’incidentalità stradale che coinvolge i ciclisti urbani. Ne esce un quadro interessante dal quale filtra qualche raggio di luce: ce lo illustra il comandante Luigi Altamura.
Nei primi 11 mesi del 2018 il numero di ciclisti coinvolti in incidenti stradali risulta in linea con il dato del 2017: mentre lo scorso anno i sinistri che hanno visto il coinvolgimento di ciclisti furono 215 quest’anno il conteggio si è fermato a 199. Una leggera flessione. Possiamo dunque parlare di timido miglioramento? Non proprio: il Comando ci fa notare che se consideriamo le conseguenze dei sinistri, ci accorgiamo che il numero di persone rimaste illese è diminuito: 36 furono illesi nel 2017 contro i 17 nel 2018, segno pertanto di una situazione che si va aggravando. Alla stessa conclusione si giunge osservando che lo scorso anno nessun ciclista morì a seguito di incidenti stradali mentre quest’anno i deceduti sono già due, ai quali si aggiunge il ciclista rinvenuto lo scorso luglio a bordo strada vicino ad Avesa, probabilmente deceduto a seguito di un malore precedente il sinistro. Secondo il comandante Altamura “i dati vanno letti con molta cautela, per evitare allarmismi da un lato e sottovalutazioni del fenomeno dall’altro lato. Trattandosi di quantità ridotte, piccole variazioni possono essere di grande impatto nel confronto tra un’annualità e l’altra”.
Un altro dato interessante che emerge dalla mappa del rischio in possesso del Comando è che gli incidenti stradali che hanno coinvolto i ciclisti nel 2017 e nel 2018 non sono avvenuti in punti specifici ma risultano invece distribuiti su tutto il territorio, pertanto per gli incidenti in bici non si può parlare di veri e propri “black point” (punti neri). Alcuni dettagli: in strade estese come corso Milano, percorse da centinaia di ciclisti ogni giorno, si contano solo nove incidenti in un anno. Dopo via Centro, al terzo posto emerge lungadige Attiraglio, con sei incidenti rilevati dalla Polizia municipale in questo 2018, tre dei quali nei giorni festivi tra bici e pedoni o bici-bici.
Secondo il Comandante Altamura “pur circoscritta nei numeri, questa situazione potrebbe fotografare in piccolo ciò che accade più in grande nelle altre strade: si tratta forse di un problema di convivenza e di rapporti (non sempre di rapporti di forza) tra utenti della strada ‘motorizzati’ ed utenti più ‘verdi’. Da questo punto di vista apprezzo particolarmente il lavoro che FIAB sta svolgendo in questi anni, sia diffondendo questa cultura della convivenza, sia sottolineando l’importanza di rispettare le norme della circolazione, che sono la base sulla quale si poggia la sicurezza stradale”.
E qui entriamo nel capitolo multe: 231 sono state nel 2018 le violazioni accertate a carico dei ciclisti, coinvolti o meno in incidente stradale, principalmente per manovre errate, attraversamenti a semaforo rosso, mancanza di luci in ore serali/notturne. “È chiaro che in una situazione dove il ciclista è già l’utente più vulnerabile, come avviene nella circolazione promiscua su strada coi veicoli a motore, violare le norme di comportamento lo espone ad ulteriori rischi di incidente o investimento” sottolineano dal Comando.
Pesando tutte le variabili, la valutazione del Comandante Luigi Altamura è che “la situazione sta forse migliorando, questa accresciuta consapevolezza dei reali rischi, al di là di multe e sanzioni, può davvero fare la differenza. Ci fa piacere – conclude – che solo due siano stati i ciclisti multati quest’anno perché utilizzavano il telefonino: forse la norma, che è anzitutto una salvaguardia personale e solo successivamente un divieto normativo, è stata interiorizzata. Se ripenso alle polemiche scatenate dopo quella multa al ciclista (che non fu la prima, ma una delle tante…) non sembrano trascorsi “solo” dieci anni, ma un’intera era geologica”.
di Michele Marcolongo
(pubblicato su Ruotalibera 161 – gennaio-marzo 2019)