2024, l’anno del bicipark
Fra tutti i veicoli in circolazione la bici è caratterizzata da due peculiarità. Prima, positiva: occupa poco spazio e consente quindi di arrivare agilmente, ovviamente senza inquinare, in luoghi affollati dove si svolgono grandi eventi. Seconda, negativa: non essendo un veicolo immatricolato, quindi targato e di proprietà facilmente identificabile (salvo marchiatura), è spesso soggetta a furti e anche a frequenti cannibalizzazioni (sellino, ruote, luci, ecc.).
Noi di FIAB ben lo sappiamo e nel recente passato con i nostri volontari abbiamo proposto ed effettuato un servizio di bici park in varie occasioni: Tocatì, giornate senz’auto, partite allo Stadio, Sport Expo… Diversi sono stati i risultati. In occasione del Tocatì siamo passati negli anni dal centinaio di bici ad un misero zero. Con lo Stadio, risultato demoralizzante; Sport Expo, dignitoso; giornate senz’auto, modesto e condizionato anche dal meteo e dal periodo.
Ultimamente abbiamo avuto due esperienze con buoni risultati: Straverona, circa 110 bici (su 15.000 partecipanti), “Angels in run”, circa 80 bici (su 1.500 partecipanti), entrambe in crescita. Ne abbiamo avuto una terza con risultati sorprendenti: allo Stadio, per la visita di Papa Francesco, oltre 340 bici (su 32.000 partecipanti). L’incessante arrivo di bici, famiglie, singoli, gruppi di ragazzi, gruppi parrocchiali inclusi parroci e frati con il saio, ci ha fatto sentire quasi di essere in un contesto nord europeo.
Come e perché? Cerco di dare delle spiegazioni.
Logistica: il bici park della Straverona è in Bra poco dietro la partenza, quindi comodissimo anche perché consente ai podisti un veloce cambio di abbigliamento. Lo stesso per “Angels in run”, aggiungendo che con partenza e arrivo in Corte Molon e in assenza di mezzi pubblici si è invogliati a venire in bici. Discorso simile per la visita del Papa: dislocazione bici park un po’ decentrata ma molto comoda con tutta una vasta area limitrofa interdetta al traffico privato esclusi pedoni e ciclisti.
Comunicazione: la base del successo è misurabile dall’incremento di utenti di anno in anno. Il servizio tra l’altro molto gradito nel tempo diventa uno standard come i bagni ed i ristori. Nel caso della visita del Papa, evento decisamente non ripetitivo, c’è stata una comunicazione che, sebbene un po’ tardiva, è stata molto efficace sia da parte del Comune che della Curia e delle Parrocchie.
Ora tutto ciò dovrebbe diventare uno standard per rendere i grandi eventi maggiormente godibili grazie all’eliminazione di due stress, il disagio del traffico e il timore del furto.
(da Ruotalibera 183 – settembre-dicembre 2024)