Vita associativa

Lupoinbici compie vent’anni

Un bel traguardo per la sezione lupatotina!

Incredibile ma vero: vent’anni son passati da quando la sezione lupatotina di FIAB ha iniziato a “pedalare” tra le intricate e trafficate vie della ciclabilità di un paese dalle tante potenzialità ma che presentava delle debolezze e delle lacune incredibili. Per esempio a quei tempi l’argine dell’Adige non solo era brullo e impraticabile in bici, ma addirittura era un luogo vivamente sconsigliato! Ora è uno dei luoghi più frequentati da chi va in bici, ma anche da pedoni, ragazzi, bambini, famiglie e persone anziane.

Ma andiamo con ordine. Era il 2004, praticamente un’era fa. Esistevano i telefonini, ma non erano ancora “smart”. Non tutti usavano la posta elettronica, spesso per chiedere informazioni e per comunicare con le amministrazioni si doveva passare dalle lettere stampate oppure telefonare con tutte le complicazioni del caso. I siti web esistevano ma non erano così diffusi. Dei social nessuna traccia. Le possibilità di registrare e seguire le tracce erano solo per specialisti e costavano un capitale dovendo acquistare dispositivi speciali. C’era però più socialità, più facilità di vedersi ed incontrarsi. Più gente che aveva tempo libero. Per esempio bisogna ricordare che allora i lavoratori andavano in pensione a 55 anni e quindi c’era molta più disponibilità, in termini di tempo e di voglia, a partecipare al volontariato da parte dei pensionati.

Il “terreno” era comunque molto fertile: amministratori che per svariate ragioni cominciavano a capire la necessità di puntare sulla ciclabilità e sulla necessità di creare spazi di aggregazione per i cittadini. Insomma, di avere una città diversa.

Ecco quindi che in sequenza vediamo partire la progettazione e poi la realizzazione di opere importanti e che ora sono diventate vitali: la destra Adige, la ciclopedonale di Palazzina, la ciclopedonale lungo via Legnago, i cavalcavia a una corsia per senso di marcia, la ciclabile Pozzo-Raldon. E poi il culmine: la realizzazione della ciclovia delle Risorgive insieme al Ponte ciclopedonale sull’Adige.

Onestamente, nemmeno nelle più rosee delle previsioni e delle intenzioni si poteva pensare a tanto: un percorso che unisce l’argine dell’Adige, in una zona prettamente industriale e commerciale, al Mincio e quindi al Lago di Garda, un territorio prettamente turistico, già da decenni famoso sulla linea Peschiera – Mantova.

Un occhio di riguardo è sempre stato dato alle iniziative ed agli eventi: serate informative e soprattutto gite domenicali nella zona, a raggiungere anche le parti più a est quali la Val d’Illasi e Zevio con la famosa Gita della Mela, organizzata per parecchi anni.

Gli episodi positivi e gratificanti sono innumerevoli: probabilmente si potrebbe scrivere più di un articolo, forse un libro. Ad esempio nel 2001 quando i 3 sindaci dei paesi limitrofi (San Giovani Lupatoto San Martino Buon Albergo e Zevio) salirono in bicicletta insieme per supportare la realizzazione del Giro de l’Adese, che purtroppo ancor oggi non è completo. Oppure quello più simpatico (ora a raccontarlo, che a viverlo allora in prima persona) al rientro in piazza dopo il corteo di Bimbimbici, quando l’organizzazione si trovò con un bambino in più, da solo e senza genitori. Non fu semplice spiegare alle Forze dell’Ordine, giustamente intervenute, che non era un sequestro di persona ma semplicemente un errore del bambino che decise involontariamente di seguire il corteo verso San Giovanni. Ma come dargli torto: era così invitante pedalare per 10 Km lungo una strada che di solito è sempre così piena di traffico!

Un’altra data da ricordare è l’8 maggio 2005 quando partì la prima edizione di Bimbimbici nel paese lupatotino. Un evento che da subito prese piede e che è cresciuto di anno in anno fino ad arrivare alla maggiore età del 2024: proprio così, quest’anno sarà la 18ma edizione. Pensare a quante famiglie e soprattutto a quanti bambini hanno avuto la possibilità di muoversi in questo corteo è molto gratificante. Per gli amanti della matematica, le edizioni sono 18 perché purtroppo 2 sono saltate negli anni del Covid, la pandemia che ha pesato anche sugli sviluppi di altre iniziative.

E poi tutte le amicizie nate e ancora vive, che solo nell’ambiente del volontariato possono sbocciare e radicarsi in modo così profondo. Impossibile e inopportuno fare un elenco delle relazioni create, a volte anche tra persone molto diverse, che hanno anche diversi punti di vista.

Godiamoci quindi questo compleanno pensando anche ad altri possibili sviluppi per la nostra ciclabilità. Certo il paese ha ancora tante lacune da colmare e sappiamo per certo che il lupo… perde il pelo ma non il vizio.

(da Ruotalibera 182 – aprile-agosto 2024)


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Alberto Bottacini

Alberto aderisce alla FIAB nel 2002 e da allora ne ha pedalata di strada! Ha fondato la sezione lupatotina; è stato membro del direttivo; per parecchi anni ha dato supporto e pubblicato articoli sul sito web; ha organizzato gite, tra le quali le più importanti sicuramente quelle di Zevio, per la festa della mela e la Valdillasi... E poi, sempre a "mordere" le amministrazioni del Sud-Est della provincia, dando probabilmente un contributo fondamentale nel raggiungimento di alcuni risultati importanti. Il giro de l'Adese, il ponte ciclopedonale sull'Adige, la ciclabile delle risorgive, il collegamento tra il comune lupatotino e la città, i cavalcavia più sicuri, gli spostamenti urbani sono stati i suoi terreni di "caccia", sempre con un occhio di riguardo per i lupacchiotti partecipanti a Bimbimbici! Ama anche pedalare con la bici da corsa (senza andare troppo veloce) ed ha un difetto dichiarato: l'indole selvatica del lupo che spesso lo conduce a uscite solitarie, che qualche amico gli rimprovera essere forse un po' troppo isolate ed improvvisate. In ogni caso è sempre disponibile ad aderire a qualche "branco": provate ad invitarlo! Vi racconterà volentieri dell'evento in solitaria del 2016 #adigebici24h e del recente brevetto sulle salite di #luparound2020 per il quale è stato riconosciuto LupoAlfa.
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