Il Circolo culturale ARCI 2 giugno 1946, in collaborazione con FIAB, SlowFood, WWF, Assonautica acque interne Veneto e Emilia e il Centro Polesano di Studi Storici Archeologici ed Etnografici, grazie al bando cultura OnLife della Fondazione CaRiPaRo sta realizzando – ma quando ci leggerete avrà concluso – un progetto di proposta di visitazione lenta del Polesine (alto e medio) in modo innovativo e inclusivo.
Il progetto TRADUNT (Territorio, Risorse e Ambienti Disponibili con l’Uso delle Nuove Tecnologie) ha studiato 5 anelli ciclabili georeferenziati, lungo strade secondarie, più o meno equivalenti in lunghezza, di circa 50/60 km l’uno. Itinerari tangenti ai grandi itinerari che attraversano il Polesine. Ogni percorso interseca dei “punti di intermodalità” (ovvero stazioni dei treni e attracchi fluviali). Grazie a questi snodi il visitatore potrà o lasciare il percorso principale o scendere dal treno/barca per poi “immergersi” in un entroterra meno battuto da un punto di vista turistico ma ricco di piccoli grandi tesori e, concluso il cerchio, tornare al punto di partenza. Nel concreto si tratta di uno “stratagemma” per invitare a sostare più a lungo in Polesine per approfondirne la conoscenza.
L’ampia partnership ha permesso di creare una approfondita mappatura dei punti di interesse dei 5+1 percorsi (il sesto è dedicato alla città di Rovigo) ovvero quelli relativi al patrimonio culturale, architettonico, storico, alimentare, naturalistico ed ambientale. Per ogni bene censito è stata preparata una scheda dedicata. Ne sono state preparate ben oltre 100 e per ogni scheda è stato realizzato un testo descrittivo contenente immagini e contenuti multimediali (audio e video) e infine un QR code che verrà posto fisicamente di fronte al bene permettendo al visitatore di approfondire leggendo ma sopratutto ascoltando la descrizione del bene. In concreto si tratta sostanzialmente di audio-guida diffusa su un totale di oltre 250km di itinerari. È forse proprio in questo concetto che troviamo il valore maggiore del nostro lavoro.
Infine verrà stampata in 5.000 copie una mappa generale dei percorsi di visitazione, che sarà resa disponibile presso i beni censiti e presso i Comuni e Uffici IAT, dove presenti. Inoltre verranno realizzati 3 momenti di presentazione del progetto stesso.
L’accesso a tale preziosa banca dati multimediale sarà possibile sia tramite il portale dedicato (https://www.tradunt.it) che attraverso la piattaforma digitale multimediale Bluetu.
di Denis Maragno e Giancarlo Lovisari
(da Ruotalibera 181 – gennaio-marzo 2024)