Il senso vietato eccetto bici approda in città
In via Sabotino (quartiere Pindemonte)
La nostra cara Santa Lucia quest’anno, oltre a portarci pastafrolline, mandarini e torroni, si è munita di vernice bianca e pennello e ha ricoperto molti quartieri di nuovissime corsie ciclabili. Ma in via Sabotino ha fatto molto di più: ha trasformato il senso unico della strada in doppio senso per le sole bici.
Pur essendo una novità (bellissima, si intende), ma apparentemente non richiesta dal territorio, sorgono però alcuni interrogativi:
- È un vero «senso vietato eccetto 🚲»?
Su questo punto avrei alcune riserve: viaggiando in Francia ho visto come è gestita questa modalità negli altri Paesi: il «senso vietato eccetto 🚲» (sauf vélo) non è accompagnato da alcuna segnaletica orizzontale: gli automobilisti sono semplicemente informati (dal cartello stradale) che le bici, nelle viuzze del centro cittadino, possono liberamente circolare nei due sensi di marcia, senza la necessità di una corsia che delimiti il loro spazio.
Ma questo è il frutto di una cultura e di un rispetto tra i vari utenti della strada che qui da noi non esiste ancora, purtroppo! In questa fase iniziale direi che da noi la corsia è utile e necessaria. - Come è realizzata? È sicura?
Gli uffici tecnici comunali hanno fatto un ottimo lavoro! Anzitutto la via è stata portata a 30 Km/h e, oltre ai cartelli stradali, sono stati disegnati sulla via giganteschi pittogrammi ogni 50 metri. All’imbocco della via è stato posto un cartello di «senso unico eccetto 🚲» e ad ogni intersezione è replicato il cartello con il limite di velocità 30 e il «divieto eccetto 🚲». Inoltre (quasi un eccesso di zelo…) anche su via Mameli, al semaforo, sotto ai due cartelli di senso vietato è stato posto il cartello «eccetto 🚲». Tutto perfetto, insomma: ora c’è solo da coltivare il buon senso nella testa degli autisti (e dei motociclisti) per far rispettare i 30 Km/h e sperare che germogli anche a Verona il rispetto per chi, lasciando l’auto a casa, fa un servizio all’ambiente e alla qualità della vita cittadina. - Era necessaria o ci sono altre priorità?
Noi ciclisti non siamo mai contenti!!! La domanda sulla sua utilità non ha risposte certe…: senz’altro questa nuova corsia facilita gli spostamenti in bici di chi vive in questo Quartiere che ha solo strade a senso unico. Questa corsia, però, sembra non collegare particolari punti di interesse/ attrazione, almeno al momento. Osservo, al riguardo, che mancherebbe un prezioso attraversamento ciclabile a nord, su via Santini, che collegherebbe in modo naturale la nuova corsia (“contro senso” e non “contromano”) di via Sabotino alla splendida ciclabile per Avesa (ciclo-pedonale, in realtà), che inizia proprio al di là della strada. Basta poco. Speriamo arrivino in fretta un altro po’ di colore sulla strada e un paio di cartelli.
Infine io, indomito sognatore, spero proprio che il «senso vietato eccetto bici» di via Sabotino costituisca una sorta di “prova del 9” per realizzare poco lontano il preziosissimo e, qui sì, richiestissimo «senso unico eccetto bici» anche per via Cesiolo!
di Giovanni Breda
(da Ruotalibera 181 – gennaio-marzo 2024)