Caro Sindaco…
Cinque anni fa, scrissi una lettera, sempre in questo spazio di Ruotalibera, rivolgendomi all’allora neo sindaco Federico Sboarina. Adesso che il sindaco è cambiato e che sono passati 1.830 giorni sono costretto a ripetermi.
A Damiano Tommasi mi legano vari motivi, il principale dei quali è la comune scelta dell’obiezione di coscienza e l’ammirazione per don Lorenzo Milani, ma come socio FIAB non posso concedere sconti a nessuno. Rinnovo, quindi, anche a lui la promessa di farmi promotore dell’iniziativa per la costruzione di un monumento in suo onore, se nei prossimi cinque anni si impegnerà attivamente nella manutenzione ordinaria del patrimonio cittadino.
A volte è necessario costruire nuove opere, ma la buona amministrazione si vede soprattutto nel loro mantenimento, che richiede una cura quotidiana. Come ciclista urbano, poi, mi aspetto una particolare attenzione alla mobilità dolce e naturalmente soprattutto alla ciclabilità che, nonostante innegabili progressi, non gode certo di grande salute. Chi pedala ogni giorno in città, contribuendo al decongestionamento del traffico e alla riduzione dell’inquinamento, merita una rete ciclabile degna di tal nome, non di “scurtoli”, strettoie e marciapiedi in comune con i pedoni. Un Assessore al Traffico di qualche anno fa, sosteneva che a Verona non si possono fare ciclabili, perché le strade del centro sono strette. Così oggi vi circolano più Suv che biciclette.
Ma noi non abbiamo mai chiesto piste ciclabili dove non servono. Basta limitare il transito ai veicoli motorizzati e abbassare la velocità. Non servono grandi investimenti ma scelte coraggiose. FIAB è a sua disposizione per suggerimenti e progetti.
Buone pedalate, non solo sullo Stelvio, signor Sindaco!
(da Ruotalibera 175 – luglio-settembre 2022)