La bicicletta prende il volo
Un'iniziativa che vale la pena ricordare... e un appello
Era il 2006. In una fredda e piovigginosa mattina di marzo un gruppo di impavidi ciclisti guidati dall’allora presidente Paolo Fabbri partiva dalla sede di via Spagna alla volta di Villafranca. Dotati di uno speciale lasciapassare (ottenuto chissà come ), alle 11:00 i nostri varcavano i cancelli dell’aeroporto con l’obiettivo di realizzare un’impresa mai tentata prima: far decollare dalla pista di un aeroporto
UN AEROPLANO DI BICICLETTE
L’organizzazione aveva ottenuto la disponibilità di un piazzale dell’aeroporto per effettuare le prove e imparare a disporsi in modo da assumere con le biciclette la forma di un grande aeroplano (erano state previste diverse formazioni possibili, a seconda del numero di partecipanti). L’azione (oggi lo si potrebbe definire un quasi flash-mob) aveva richiesto molta pazienza e disciplina (e resistenza al freddo). Una volta pronto, durante una finestra senza decolli e atterraggi, il cicloaeroplano era entrato in pista e aveva rullato per diverse centinaia di metri, mantenendo la formazione a beneficio dei fotografi opportunamente posizionati. Chi c’era, oltre a ricordare ancor oggi l’epica esperienza, può ben dire di aver pedalato sulla pista ciclabile più larga al mondo…
Ecco il resoconto della giornata, così come riportato dalle cronache dell’epoca:
Eravamo 160, più due cani (nel cestino)… Un freddo bestiale, molta allegria e, entrando in pista, persino un po’ di emozione. In pista abbiamo corso per due chilometri circa. Mantenendo la formazione. Bravissimi tutti. Anche a sfidare il tempo: appena abbiamo finito ha cominciato a nevicare.
La bicicletta ha preso il volo!
- la pagina dedicata, sul vecchio sito, ovviamente
- una serie di spezzoni video in bassa risoluzione su YouTube:
-1- la partenza
-2- il viaggio
-3- l’addestramento
-4- in volo
-5- la galleria fotografica - il video integrale, dal nostro sito (usa il tasto destro del mouse per scaricarlo),
visualizzabile anche direttamente qui sotto
UN APPELLO
Ripubblichiamo queste memorie a distanza di diciassette anni per ricordare (a noi stessi prima di tutto) quanto sia necessario per ogni forma di attivismo affiancare all’azione di informazione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini (azioni “dal basso”) e di advocacy (le attività di pressione istituzionale, “dall’alto”) qualche evento che alleggerisca lo spirito, pur senza perdere di vista l’efficacia comunicativa.
Il citato Paolo Fabbri, formatore e grande esperto di comunicazione, diceva infatti giustamente che
il collante di un’associazione sta sì nel fare cose belle e buone, ma è importantissimo farle assieme, divertendosi.
L’attenzione sostanziale al divertimento (alle boutanades, come le chiamavamo scherzosamente) è componente fondamentale per mantenere alto l’entusiasmo, cementare i rapporti e conseguentemente dare forza a pensieri e azioni che, non c’è bisogno di dirlo, vanno ben al di là dell’aspetto ludico.
Negli anni, di eventi all’apparenza leggeri ma di grande impatto comunicativo ne abbiamo organizzati parecchi (a titolo di esempio possiamo ricordarne alcuni: il “Lombroso illuminato” e “220 volt il giro dell’Arena” con la trasmissione radiofonica Caterpillar di Radio Due nell’ambito del “M’illumino di meno”; il concorso letterario “Finiscila…”; la “Maratona oratoria”; “S.I.N.D.A.C.O.” -il cui acronimo vi invitiamo a ricercare negli archivi-; il lancio del “Vélo Magique”, l’innovativo deodorante da bici; la “S(p)edizione dei Mille”; la “Carica dei 101”; il concorso di poesia “B-haiku” e tanti altri…) e ci piacerebbe continuare a farlo.
Siamo sempre a caccia di buone idee, aperti e bendisposti ad accoglierne di nuove.
Invitiamo pertanto i fantasisti e i creativi a farsi avanti: siete benvenuti!