«Cosa stiamo illuminando?»
Il commento di una partecipante al "m'illumino di meno"
Giovedì 16 febbraio ho risposto all’appello del nostro Presidente Corrado inviando la mia adesione al Comune di Verona per un turno di pedalata all’iniziativa nazionale di Radio 2 “m’illumino di meno” che si è svolta nel loggiato della Gran Guardia.
Le postazioni prenotabili erano sei. Ho scelto la sesta sperando che, essendo l’ultima, fosse meno in vista e nessuno si accorgesse del numero ridotto di giri dei miei pedali. Quando sono arrivata però le bici erano otto… Guerrino mi è venuto incontro e mi ha invitato a prendere posto e così, indossata la casacca d’ordinanza, ho iniziato la mia vigorosa prima pedalata: non potevo sfigurare né rischiare di vedere abbassare l’intensità della luce!
A dire il vero, avevamo dei potentissimi fari puntati che ci accecavano, ma io, da veterana FIAB, memore della nostra iniziativa “Ciclista illuminato”, caparbiamente ho resistito fino all’arrivo di un giovane salvatore, giunto a darmi il cambio. Il mio angelo mi ha confessato di appartenere a Legambiente quando ho tentato di fargli indossare la nostra casacca gialla dicendogli che era obbligatoria!
Bene, quindi non eravamo soli…
Comunque le postazioni erano due in più del previsto, i volontari scarseggiavano, per cui la mia pausa è durata solo 10 minuti, dopo di che sono tornata in sella fino alla conclusione dell’iniziativa, alle 20.00.
«Cosa stiamo illuminando?», mi ha domandato una giovane alla mia destra. Mentre un ragazzo alla mia sinistra le faceva eco chiedendomi «Lei capisce? Di cosa stanno parlando?» Un po’ indispettita per l’assai poco inclusivo “Lei” 😜 gli ho risposto «Sai alla mia età si è sordi; in più stasera, anche orbi!». Ci siamo fatti una risata, ma davvero, noi posizionati dietro i relatori, non sentivamo né capivamo assolutamente nulla perché le casse erano rivolte verso la platea.
Ci sarebbe piaciuto sapere quanta energia abbiamo prodotto e di cosa si è discusso, ma ugualmente ci siamo impegnati al massimo, e divertiti pure! Magari il prossimo anno ci organizzeremo meglio…
Ci tengo a ringraziare per la compagnia e la condivisione i miei “colleghi” e pedalatori FIAB, che in modo sostenibile hanno illuminato la serata, qualcuno anche incurante di freschi traumi articolari che avrebbero forse richiesto una maggior prudenza. Ma si sa, al cuor non si comanda, e la voglia di testimoniare è sempre grande. Grazie quindi ad Alberto, ad Andrea, a Barbara, a Beppe, a Emanuele, a Giovanni, a Guerrino e a Luca. E se ho dimenticato qualcuno, tiratemi le orecchie, me lo merito.
di Anna Pia Zenorini
