A febbraio partirà la nona edizione del corso post laurea di Esperto Promotore della Mobilità Ciclistica (EPMC), un’esperienza unica nel panorama nazionale organizzata dall’Ateneo scaligero in collaborazione con FIAB, da sempre sotto la supervisione del nostro socio storico Marco Passigato, ingegnere ispiratore del corso, per molti anni consigliere nazionale dell’associazione.
Ad oggi sono circa 200, in totale, i diplomati del corso, gli ultimi 44 dei quali sono stati proclamati il 20 novembre 2021. L’avvicinarsi del decimo anno è dunque anche motivo di riflessione sul contributo che il corso sta fornendo al territorio, al Paese e alla stessa FIAB.
Sulle pagine di questa rivista abbiamo già parlato di attività imprenditoriali nate nel veronese proprio a seguito di questo corso, ma il suo raggio di influenza va ben oltre il bacino scaligero. Dei circa 200 diplomati dal 2013 ad oggi, 36 vengono dalla Lombardia, 24 dall’Emilia Romagna, 16 dal Friuli, 10 dal Piemonte, 9 dal Lazio, 5 dalla Campania, e via elencando, compresi alcuni partecipanti dalla Svizzera e dalla Germania.
In termini di ricadute lavorative 21 diplomati del corso hanno attivato attività imprenditoriali, come ad esempio accompagnamento in bici, noleggio, ospitalità specializzata e comunicazione; 29 hanno avviato attività professionali di progettazione, consulenza, guida, animazione o facilitazione di processi partecipativi. 26 diplomati sono volontari esperti a vari livelli anche di vertice in associazioni a carattere nazionale, a partire dalla stessa FIAB.
Con la transizione ecologica dichiarata dall’Unione Europea, a cui aderisce attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) anche il nostro Paese, la figura di esperto della mobilità ciclistica è destinata a diventare sempre più rilevante. Ma uno degli aspetti più interessanti che emerge da questo primo bilancio del Corso EPMC è che tra i partecipanti sono sempre più numerosi i dipendenti pubblici e gli amministratori locali. Per la precisione, dalla prima edizione sono passati da questi banchi 14 dipendenti pubblici di Regioni e Comuni e 6 tra consiglieri comunali, assessori, compreso perfino un deputato della Repubblica.
In definitiva il corso EPMC è e resta un fiore all’occhiello dell’attività di FIAB, non solo perché ci permette di veicolare le nostre idee con efficacia, autorevolezza e rigore scientifico, come del resto è da sempre nella mission della nostra associazione, ma anche perché ci permette di farlo ai massimi livelli affermando la nostra presenza e le nostre idee ai vertici della formazione postuniversitaria a contatto con studenti, professionisti e decisori pubblici.
La sempre più fitta presenza di decisori pubblici rappresenta una straordinaria opportunità di partecipare alla definizione dei contenuti culturali e tecnici nell’ambito del processi di transizione ecologica in atto.
Formare i decisori, pubblici o privati, è una opportunità che va ben oltre la nostra azione come di gruppo di pressione, è un investimento che può restituirci molto di più in termini di prestigio, influenza ed efficacia di quanto può fare un semplice incontro con un Sindaco, un assessore o un presidente di commissione parlamentare.
(da Ruotalibera 173 – gennaio-marzo 2022)
Immagine in evidenza: Corso EPMC – Esercitazione pratica a Mestre
A questo link puoi trovare l’articolo di presentazione dell’edizione 2019, corredato da due bei video illustrativi delle attività e del programma del Corso.
