com’è andata
Bimbimbici 2005

domenica 15 maggio 2005, di webmaster

Bimbimbici 2005 a Verona è andata molto bene. Abbiamo avuto il patrocinio del Comune e l’appoggio di altre associazioni ambientaliste (Legambiente, Italia Nostra, WWF), di volontariato (Gaia onlus: si occupa di bambini con disagio sociale) e di gruppi di famiglie di due quartieri veronesi: Veronetta e Borgo Roma. La CGIL ci ha prestato l’impianto voci (anche nella versione su carrettino ciclotrainabile).
Ci aspettavamo un successo:

- le previsioni meteorologiche erano favorevoli,

- in marzo e in aprile siamo stati presenti in diverse scuole elementari e medie di Verona coinvolgendo 450 bambini (e i loro insegnanti e i loro genitori) nell’ambito del progetto “Vado a scuola da solo”),

- nella prima settimana di maggio abbiamo organizzato “pedibus” in sette scuole elementari veronesi,

- abbiamo organizzato un buon battage pubblicitario (10.000 volantini - uno per bambino- e il materiale Fiab in tutte le scuole elementari di Verona, un passaggio sulla televisione locale più seguita, un articolo sul quotidiano veronese più venduto - L’Arena - e diverse interviste radiofoniche - Radio Popolare, Radio Adige, Radio Verona - mailing list varie…),

- il numero di aprile di Ruotalibera, il nostro giornale bimestrale, è stato distribuito alla fine del mese scorso oltre che ai soci anche su tutti i rivenditori di biciclette della città.

Eravamo talmente ottimisti che, per scattare delle foto aeree, abbiamo organizzato il volo di un aeroplano ottenendo un’autorizzazione per 15 minuti di sorvolo della città da parte del controllo del traffico aereo (gestito dall’Aeronautica Militare) dell’aeroporto di Villafranca. Il noleggio dell’aeroplano è costato relativamente poco: per 20 minuti di volo 35 euro. A bordo un amico della bicicletta alla sua prima esperienza come ricognitore.
La giornata prevedeva che tre cortei provenienti da altrettanti quartieri periferici della città raggiungessero una zona centrale (L’arsenale) e che di qui un quarto corteo (che riuniva i primi tre e comprendeva tutti coloro che venivano da soli da altre zone della città) partisse percorrendo un itinerario di circa 7 chilometri tutto interno alla città. Rientrati tutti all’arsenale, dopo un rinfresco a base di frutta, merendine e succhi bio offerti dagli sponsor locali (Cooperativa La Primavera e Emporio Alcatraz), di nuovo si sarebbero dovuti riorganizzare i tre cortei di ritorno ai quartieri periferici. All’una tutti a casa.
Si è svolto tutto come da programma e con una partecipazione davvero notevole: ognuno dei primi tre gruppi era composto da oltre 200 persone (un terzo bambini), il quarto corteo alla fine era composto da almeno 2500 persone (un terzo bambini). Il risultato è stato che abbiamo letteralmente bloccato la città: per sfilare il gruppo ci metteva oltre 20 minuti.
Questo ha provocato naturalmente diversi problemi: siamo stati costretti dai vigili a diverse soste di compattamento (che hanno indispettito qualche genitore) e molti automobilisti hanno avuto momenti di impazienza sui 24 incroci più importanti sul nostro tragitto (presidiati ciascuno da due o quattro volontari).
Le dimensioni della manifestazione sono state tali che sono accorsi i giornalisti (nonostante fosse domenica e non fosse stato affatto previsto): nella stessa giornata abbiamo avuto due servizi sulla televisioni locali e il giorno successivo un articolo sull’Arena (alla quale intanto avevo inviato una foto aerea) dal titolo “Bimbimbici è meglio del Giro” sottotitoli “Grande successo per la pedalata di primavera dedicata ai bambini e organizzata dagli Amici della Bicicletta. Un serpentone di 3mila ciclisti tra genitori e piccoli per le vie della città”.
Abbiamo fatto diversi errori di cui terremo conto l’anno prossimo. Senz’altro dovremo procurarci più gadgets (bruciati i 500 ordinati già dai primi tre cortei) e dovremo prevedere un itinerario meno tortuoso. Un altro errore è stato questo: avevamo previsto un volantino da distribuire agli automobilisti in impaziente attesa. L’abbiamo predisposto in bozza poi abbiamo desistito: sarebbe stato utile.
Il bilancio, in termini politici, ma anche di iscrizioni ed economico, è stato molto positivo.
Portfolio
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