Articolo su Il giornale di Vicenza del 17/7/2009
Ciclabile Treviso-Ostiglia, fatto l’accordo

venerdì 17 luglio 2009, di Alberto

Articolo su Il giornale di Vicenza del 17/7/2009

Una battaglia vinta, questa volta. Almeno dagli ambientalisti e dagli appassionati della bicicletta. Perché, a scanso di dietrofront dell’ultima ora, è arrivato l’accordo definitivo alla ciclabile Treviso-Ostiglia (vedi il dossier allegato) sul percorso della ex ferrovia. Insomma si potrà andare da Treviso a Ostiglia in bicicletta grazie a una pista interamente ciclabile lunga 118 chilometri. Il percorso si snoderà tra i paesaggi più suggestivi del Veneto per approdare nel Mantovano in Lombardia lungo la storica linea ferroviaria. Interessa quattro provincie e 29 comuni veneti il progetto strategico denominato "Via Ostiglia" per la realizzazione di una pista ciclabile interregionale lungo la dismessa linea ferroviaria Treviso-Ostiglia (Mantova).

Il progetto è stato presentato oggi presso la sede della Provincia di Vicenza dall’assessore regionale all’urbanistica e politiche per il territorio, Renzo Marangon, dal consigliere regionale Roberto Ciambretti e dagli assessori provinciali Costantino Toniolo di Vicenza, Franco Conte di Treviso e Samuele Campedelli di Verona.

Il progetto interessa un percorso di circa 118 Km, quasi interamente preservati, che partendo da Treviso attraversa la Pianura Padana fino ad Ostiglia, interessando quattro province venete (Treviso, Padova, Vicenza e Verona) la provincia di Mantova e complessivamente 29 comuni: Treviso - Quinto di Treviso, Morgano; Padova - Trebaseleghe, Piombino Dese, Loreggia, Camposampiero, Santa Giustina in Colle, San Giorgio delle Pertiche, Campo San Martino, Curtarolo, Piazzola sul Brenta, Campodoro; Vicenza- Grisignano di Zocco, Montegalda, Montegaldella, Castegnero, Nanto, Mossano, Barbarano Vicentino, Villaga, Sossano, Orgiano; Verona - Cologna Veneta, Pressana, Minerbe, Legnago, Cerea, Casaleone.

Il progetto strategico rientra tra quelli individuati dal Piano territoriale regionale di coordinamento e prevede la salvaguardia e la ricomposizione dell’immagine paesaggistica-ambientale complessiva del percorso, dei relativi manufatti di pertinenza e del suo contesto, in quanto parte significativa dell’identità culturale veneta. Tale iniziativa si configura come un progetto urbanistico-paesistico di un "parco lineare" per l’intero percorso.