Articolo su L’Arena del 21/9/2008
Settimana senza’auto, Fabbri bacchetta Corsi

domenica 21 settembre 2008, di Alberto

Articolo su L’Arena del 21/9/2008

POLEMICA. Amici della bicicletta all’attacco

«Consiglio all’assessore Corsi di accendere Internet e di andarsi a vedere quante e quali sono le grandi città europee, da Copenhagen a Barcellona, che aderiscono alla "festa della donna", come lui ha chiamato la Settimana europea della mobilità sostenibile». Replica così Paolo Fabbri, presidente degli Amici della bicicletta, alle dichiarazioni dell’assessore alla mobilità Enrico Corsi sulla mancanza di attività comunali in occasione dell’iniziativa europea.

«L’assessore dice che di questi momenti una volta passati “non resta niente” ma è ovvio: se non si fa niente non può rimanere nulla, nemmeno il ricordo», prosegue Fabbri, «se prima non si colgono queste occasioni per sperimentare forme diverse di mobilità urbana coinvolgendo le scuole, le aziende di trasporto pubblico locale e, perché no, anche gli Amici della Bicicletta, dopo non si avrà nessuna esperienza concreta sulla base della quale adottare provvedimenti capaci di entrare a far parte della quotidianità delle persone».

Il presidente dice di apprezzare «sinceramente» il fatto che l’assessore «si preoccupi di andare nelle scuole a parlare di mobilità sostenibile», ma nota che «il messaggio che poi, nella pratica, questa amministrazione fornisce agli studenti, ai quali parla in continuazione di traforo e ai quali offre parcheggi a basso costo vicino alle aule, va nel senso diametralmente opposto».

Infine, Fabbri rivolge un invito all’assessore: «Ci fa piacere che l’assessorato non si sia lasciato sfuggire i finanziamenti regionali per l’attivazione dei servizi di bike sharing, ma dopo aver capito dove possiamo parcheggiare le biciclette, ci piacerebbe anche discutere dei provvedimenti viabilistici necessari per farle girare in sicurezza». «La Consulta Comunale della mobilità», conclude, «sarebbe la sede più appropriata, sempre che il Comune decida di invitarci».

G.C.