Articolo su L’Arena del 10/9/2008
in Val d’Illasi partono i lavori !

mercoledì 10 settembre 2008, di lupoinbici

VAL D’ILLASI. L’intervento costa un milione ed è ad opera del Covise: riguarda gli otto chilometri di tracciato tra Sant’Andrea di Badia Calavena e Tregnago

Pista ciclabile, partono i lavori

Articolo su L’Arena del 10/9/2008

di Vittorio Zambaldo

Il primo tratto di pista ciclabile di almeno otto chilometri potrebbe essere pronto già dalla prossima primavera, non grazie ai Comuni, alla Provincia e alla Regione Veneto, che in vista delle prossime elezioni amministrative sembrano a tutt’altre faccende interessati, ma grazie al Covise, il Consorzio Val d’Illasi servizi che attraverso il direttore tecnico, l’ingegnere Arrigo Tagliaro, ha deciso di posare il tubo della nuova conduttura dell’acquedotto da Sant’Andrea di Badia Calavena a Tregnago sistemandoci sopra, a lavori conclusi, il primo tratto di pista ciclabile.

«In autunno partiranno i lavori di scavo e posa, mentre in questi giorni stiamo concludendo gli espropri delle aree interessate allo scavo. Per la prossima primavera sarà tutto finito e a quel punto potremo consegnare l’area dell’intervento all’utilizzo pubblico», annuncia Tagliaro. La nuova conduttura sostituisce quella esistente; l’intervento di sostituzione si è reso necessario anche per consentire la realizzazione della centralina idroelettrica prevista a Sant’Andrea, che sfrutterà il salto di livello per far girare una turbina che produrrà energia elettrica. Il tubo passerà lungo l’argine sinistro idrografico del torrente Progno d’Illasi lungo terreni privati ma soggetti per 10 metri a servitù di passaggio imposta dall’alveo.

«Sfruttando questa possibilità, in ragione della quale i terreni soggetti a servitù sono anche disponibili a prezzi più bassi, abbiamo deciso di acquistare una striscia di tre metri, anche se non sarebbe stato obbligatorio, ma in questa maniera ci liberiamo da ogni discussione futura se si dovesse intervenire per la manutenzione, e creiamo una striscia sufficiente per il lavori di posa della conduttura e di realizzazione della ciclabile», spiega ancora il direttore Tagliaro. Quindi dal ponte di Sant’Andrea al ponte di Marcemigo di Tregnago, con un milione di euro già stanziato, si avrà la nuova tubatura dell’acquedotto della Val d’Illasi e anche la nuova pista ciclabile che risulterà a termine lavori.

Non sta nella pelle dalla soddisfazione Aldo Masconale, del Comitato Verona Est, che per primo lanciò l’idea della ciclabile, ottenne di mettere attorno a un tavolo i primi cittadini di nove Comuni (Selva di Progno, Badia Calavena, Tregnago, Illasi, Lavagno, Colognola ai Colli, Caldiero, Zevio e Belfiore), ciascuno dei quali in seguito all’incontro deliberò di appoggiare l’iniziativa.

Poi tutto si arenò quando si trattò di passare dalle parole ai fatti. Ma Masconale proseguì nell’idea di realizzare una pista ciclopedonale da Giazza a Zevio, fino ad innestarsi sull’Adige-Sole, la ciclabile che dalla Germania arriva all’Adriatico.

Gli ingegneri Massimo Merzari e Luca Sberveglieri avevano realizzato un particolareggiato studio di fattibilità il cui progetto poteva essere concretizzato in una decina di lotti, per un costo complessivo valutato realisticamente in 5,6 milioni di euro. Un video realizzato nel Centro video editing di Boscochiesanuova da Piero Balzanello e Vincenzo Casciano, con la supervisione di Marzio Miliani, aveva percorso l’intero tragitto ed è visibile anche sul sito http://www.valdillasi.it . Mancava la prima pietra, che ora si posa senza l’ufficialità dei Comuni interessati, ma è importante che il progetto parta, che abbia trovato le professionalità e la sensibilità giuste per avviarsi, con la speranza che non resti un moncone incompiuto di un’opera che dovrebbe avere ben altri sviluppi. «Grazie al pressing esercitato sull’ingegner Arrigo Tagliaro, al quale chiediamo scusa per l’insistenza con cui in questi mesi lo abbiamo tallonato, ora il sogno diventa realtà», commenta Masconale, «mostrando l’importanza di percorsi alternativi a quelli delle auto per valorizzare le bellezze della valle e i buoni risultati di un lavoro in sinergia». «Mi auguro che lo spunto del Consorzio Val d’Illasi sia di stimolo alle amministrazioni regionale e provinciale per inserire l’itinerario nel piano programmatico delle piste ciclabili. Attiveremo anche una raccolta di firme per accelerare i tempi», tiene a sottolineare Aldo Masconale, «ma intanto facciamo un appello ai sindaci e agli assessori provinciali e regionali, che a suo tempo avevano appoggiato l’iniziativa, perché la difendano e la favoriscano», conclude l’esponente del Comitato Verona Est.