Sembra impossibile che si usino anche i morti per sostenere le proprie idee
Non usiamo i morti

sabato 19 aprile 2008, di Alberto

La lettera di un nostro socio ci fa riflettere sull’intervento previsto in via S.Giacomo

CICLABILI
Non usiamo i morti

Sembra impossibile che si usino anche i morti per sostenere le proprie idee.
Mi riferisco all’intervento del sig. Venturi a proposito dell’ incidente mortale del 7/4/08 in via S.Giacomo. Spendere 187.800 euro per modificare una strada che è sicuramente migliorata dal punto di vista della sicurezza (la percorro ogni giorno con la bici ed attraverso proprio in prossimità del luogo dell’incidente) è già scandaloso (se si susseguissero gli incidenti teorizzati da Venturi la strada sarebbe nella classifica delle strade con più incidenti e invece non è vero), dare poi colpa alla pista ciclabile di quanto successo mi sembra veramente meschino. Se non ci fosse di mezzo una tragedia verrebbe da ridere a pensare che due persone, che non mi risulta essere ciclisti incalliti, come i sig. Tosi e Venturi, pensino a come devono essere le ciclabili. La modifica è concepita spostando la pista sul lato opposto alle abitazioni, ovviamente non viene neanche presa in considerazione l’ipotesi che proprio le centinaia di persone che abitano sulla strada possano usare la pista e che per accedervi saranno costretti ad attraversare la strada. Ma in fondo lo scopo vero è quello di recuperare 20 posti auto che costeranno ai cittadini 9390 euro cadauno. I già citati signori hanno i numeri per deliberare ciò che meglio credono, ma buttare i soldi dei cittadini per mantenere le promesse elettorali è decisamente immorale.

Luca Reani