Anno scolastico 1998-1999
La proposta della "Citta’ Possibile" per la scuola

giovedì 1 ottobre 1998, di webmaster

Il gioco, i percorsi, i cortili, la gita
Anche per l’anno scolastico 1998-1999 gli Amici della Bicicletta per una città possibile promuovono i percorsi didattici attivati già da tre anni in collaborazione con l’ Assessorato all’Ecologia del Comune di Verona (Progetto "I ragazzi alla scoperta di Verona").
Quest’anno in particolare sono previsti:
1) Percorso "Riqualificazione del cortile scolastico”, rivolto alle scuole elementari dalla 2° alla 5°.
2) Intervento operativo di realizzazione pratica nel cortile scolastico, per chi ha già completato il percorso propedeutico precedente.
3) "Sicurezza del percorso casa-scuola", rivolto alle scuole medie.
4) Gita scolastica in bicicletta , rivolto alle classi 3° medie e superiori.
Per aderire ai percorsi l’insegnante interessata/o può aspettare l’arrivo del consueto opuscolo del Comune di Verona "I ragazzi alla scoperta di Verona" 1998-1999, contattando l’ufficio P.E.A. (Promozione Educazione Ambiente) signora Daniela Avesani tel. 045-8078796, per le prenotazioni che sono obbligatorie in quanto il numero dei percorsi è limitato, oppure per ulteriori chiarimenti chiamare le operatrici degli Amici della Bicicletta - per una città possibile, settore educazione Luigia tel. 522358, Paola tel. 8008737, Laura tel. 942293

I PERCORSI IN DETTAGLIO

SICUREZZA DEL PERCORSO CASA-SCUOLA

Questo percorso è rivolto agli alunni di scuola media e vuole portare i ragazzi a incrementare l’autonomia di movimento ed individuare i punti pericolosi del percorso casa-scuola, quindi si studieranno proposte e si elaboreranno richieste di soluzioni opportune. Per sviluppare questo tema sono previsti quattro incontri presso la scuola a cura dell’associazione Città possibile. Per aderire a questo percorso sono necessarie come prerequisiti queste conoscenze: Saper orientarsi all’interno di una mappa del proprio quartiere Costruire diagrammi ad albero Somministrare un breve e semplice questionario Comprendere il concetto di percentuale Produrre istogrammi Scrivere una lettera, seguendo una traccia proposta dall’operatore Gli obiettivi sono: Migliorare il proprio grado di autonomia e di partecipazione Educare all’osservazione dell’ambiente circostante Sviluppare riflessione sull’urbanistica della città e in particolare del quartiere in cui si vive Proporre soluzioni a situazioni problematiche rilevate

RIQUALIFICAZIONE DEL CORTILE SCOLASTICO

Il percorso si rivolge alle scuole elementari dalla 2° alla 5° classe. Il percorso nasce dall’ analisi delle esigenze degli alunni piccoli e grandi, dello spazio fisico a loro disposizione, per arrivare ad una proposta organica e semplice di utilizzo diverso del cortile e di un elaborato finale. Il percorso si suddivide in due moduli di quattro incontri il primo e di due o quattro il secondo. Il primo modulo, propedeutico al secondo, prevede l’analisi e progettazione del cortile con l’uso di un quaderno interattivo. Il secondo (facoltativo) prevede invece la realizzazione pratica di giochi o strutture permanenti in cortile.

Perché trasformare un cortile di scuola? La povertà di molti cortili delle scuole elementari è ampiamente conosciuta, distese di asfalto, talvolta qualche albero, raramente un po’ di prato. Su queste aree si scarica l’intera popolazione scolastica e le attività di gioco risultano ripetitive e codificate, prevale lo sfogo fisico incontrollato, sono frequenti i conflitti e i comportamenti aggressivi. Il progetto propone ai bambini un percorso educativo culturale, al fine di sensibilizzarli sull’importanza dello spazio del loro cortile, di come renderlo più vivibile. I bambini potranno così dare un contributo concreto come cittadini attivi e promotori di soluzioni per una migliore qualità della vita.

Obiettivi del percorso:
- Far prendere coscienza ai bambini dei loro diritti e doveri di “piccoli cittadini”
- Migliorare l’autonomia e partecipazione sociale
- Saper individuare problemi e proporre soluzioni
- Sviluppare spirito creativo

GITA SCOLASTICA IN BICICLETTA

Proposta per la 3° media e la scuola superiore Il progetto si propone di accompagnare gli studenti nella preparazione e realizzazione di una gita scolastica in bicicletta .Questo permetterà di far conoscere agli studenti modalità sicure di spostamento in bicicletta su percorsi ciclabili, sensibilizzarli sull’uso della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo all’auto. Il modulo prevede tre incontri in classe con filmati, diapositive, cartografia e una gita di una intera giornata.Verranno proposte attività quali:
- nozioni di manutenzione e funzionamento della bici
- cartografia ed orientamento
- regole dell’andare in bicicletta
- il codice della strada del ciclista
- organizzazione di una gita in bici
- gita in bici

Il gruppo per una "città possibile"
Nell’ambito dell’Associazione Amici della Bicicletta si è costituito un gruppo che dal 1994 si occupa in particolare dei problemi della mobilià urbana vissuti dai bambini, dai ragazzi e da chiunque si muove a piedi e in bicicletta, ma anche dei problemi legati alla vivibilità urbana nei quartieri, nelle scuole, ecc.
Partendo dal principio che tutti siamo utenti della strada e che ognuno ha il diritto di muoversi in sicurezza, abbiamo sviluppato, insieme alle persone che hanno voluto incontrarsi con noi, una serie di temi importanti per la vita quotidiana di tutti noi.
Il gruppo la CITTÀ POSSIBILE si rifà al movimento omonimo nato a Torino, ma presto diffusosi presso altri gruppi ed associazioni di persone che, nelle nostre città, si occupano dell’ambiente urbano. Avendo come centro di riflessione e di indagine particolare l’ambiente-città, che influenza direttamente la qualità della nostra vita, la Città Possibile si propone di migliorare l’ambiente urbano attraverso l’educazione alla socialità e alla partecipazione diretta dei cittadini.
E’ possibile così maturare un’autentica coscienza sociale che porti ad un impegno attivo teso a rendere più vivibili gli spazi all’interno dei quali si esprime la nostra vita individuale e di relazione.
La scuola rappresenta un punto fondamentale di riferimento per incontrare bambini, ragazzi ed adulti (insegnanti e genitori). E’ un luogo di formazione, dove, se l’educazione civica ambientale si aggancia all’esperienza personale riferita specificatamente al proprio quartiere o alla propria scuola, se si sviluppa la propria capacità di osservazione e di riflessione, e se si favorisce la consapevolezza della rilevanza del proprio intervento, è possibile raggiungere quegli obiettivi di civica convivenza e di rispetto sociale tanto importanti per ogni essere umano e per il gruppo.
Per questo il gruppo La Città Possibile di Verona ha scelto come canale preferenziale la scuola e il lavoro con i ragazzi che se si sentono partecipi mostrano generosamente di essere all’altezza di azioni anche incisive che testimoniano al mondo esterno l’impegno e la voglia di essere artefici del loro ambiente, della loro città, per riconquistare e migliorare i loro spazi.
COSA FACCIAMO
Alcuni interventi realizzati o proposti:
- moderazione del traffico
- giocare per strada e negli spazi verdi
- attraversamenti pedonali sicuri
- zone 30 (massimo Km consentito)
- percorsi sicuri casa-scuola
- riqualificazione dei cortili scolastici
- corsi di aggiornamento per insegnanti sul tema dell’educazione stradale
CHI SIAMO
Il gruppo è formato da figure diverse (educatori professionali, insegnanti, genitori, liberi professionisti, sociologi) accomunate dal desiderio di migliorare l’ambiente urbano per vivere meglio, consapevoli che insieme è possibile raggiungere tale obiettivo.
Se siete interessati a partecipare ai nostri incontri ed in particolare collaborare con il gruppo che si occupa di formazione e scuola potete contattarci presso la sede degli Amici della Bicicletta

Nel cortile della mia scuola vorrei .....

Che tristezza i cortili delle scuole elementari, tutti cemento e polvere, alberi pochi, di prati meglio non parlare. Giocano qui i bambini metropolitani, in cortili-galera che ricordano i campi sorvegliati a vista dove i detenuti respirano l’ora d’aria quotidiana. Eppure dovrebbero essere proprio questi gli spazi consacrati al gioco, al divertimento, al recupero delle energie per tornare poi allo studio con rinnovato vigore. L’idea di “riqualificare” questi spazi è venuta agli Amici della bicicletta che hanno presentato un articolato progetto di sensibilizzazione coinvolgendo allievi ed insegnanti e ottenendo l’approvazione e il finanziamento dell’assessorato alla pubblica istruzione e all’ecologia del Comune.

Da febbraio a giugno un gruppo di specialisti composto da esperti dell’associazione e insegnanti svilupperà quattro incontri di due ore ciascuno nelle scuole elementari, stimolando i bambini a disegnare progetti, suggerire miglioramenti del loro ambiente scolastico, favorire lo spirito creativo e migliorare l’autonomia e la partecipazione sociale.

Ma cosa vorrebbero i ragazzi veronesi nei cortili delle loro scuole? Gli esperti degli Amici della bicicletta hanno già raccolto decine di lettere e proposte dove non è certo mancata la fantasia. Perché i bambini veronesi hanno espressamente richiesto che, vicino alle aule dove ogni giorno devono sciropparsi ore e ore di lezione, si potrebbero realizzare una bella pista di Formula Uno, oppure una piscina, un anello di motocross, una discoteca, una fattoria degli animali, un campogiochi, una casa sugli alberi con vicino un jet da “top-gun”. Beata innocenza. Molti alunni hanno però dimostrato più concretezza accontentandosi di qualche aiuola, un prato, due metri di sabbia, uno scivolo.

I bambini, armati di vernici e pennelli, hanno pure dipinto sul grigio asfalto del cortile scolastico una “peta” (ricordate il vecchio gioco che si vedeva fare sui marciapiedi?) a forma di farfalla e i “quattro cantoni”, altra testimonianza dell’archeologia ludica in una città che ha dimenticato i diritti dei bimbi.

Giocare é sempre più difficile perché mancano gli spazi e tutti gli angoli della città sono assediati dalle automobili. Se a questo aggiungiamo che i genitori hanno sempre meno tempo, per i bambini l’orizzonte non è certo roseo. Perché il gioco è una cosa seria. Esso rappresenta una continua sperimentazione, indispensabile per lo sviluppo fisico, intellettuale e sociale. Per questo è necessario costruire, soprattutto nelle scuole ma anche nei vari quartieri della città piccoli ambienti adatti al gioco, con stimoli adeguati e attrezzature non standardizzate che offrano ai bimbi occasioni e suggerimenti creativi.

Questa è una sintesi di un articolo pubblicato sull’Arena, a firma di Danilo Castellarin