Una presa in giro… o no?

lunedì 24 settembre 2018, di LucianoLor



Molti veronesi avranno notato da qualche settimana la comparsa, sui tabelloni a messaggio luminoso variabile presenti in vari punti all’ingresso in città (via Preare, via Montorio, tangenziale da Verona Nord…) della seguente scritta divisa su tre righe:

USA LA BICI - RIMANI IN FORMA - E RIDUCI L’INQUINAMENTO


Alcuni di essi ci hanno scritto per chiedere lumi: ma come, il Comune (in questo caso l’assessorato all’Ambiente con la collaborazione del settore Traffico) ci dice di usare di più la bici, mentre la rete delle ciclabili cittadine è ancora così scarsa e spezzettata? Non sarebbe più giusto e rispettoso prima completare una rete ciclabile utile e sicura, e solo dopo invitare i cittadini ad andarci?

Certo, sarebbe probabilmente più giusto ed efficace, come mostrano in modo eloquente vari paesi del Nord Europa dove si è fatto così. Tuttavia nella mobilità ciclistica, così come nella vita, i cambiamenti non avvengono sempre in modo lineare. Noi che col Comune - amministratori e tecnici - parliamo piuttosto spesso, tendiamo ad interpretare quel messaggio come un significativo segnale di un clima che sta evolvendo. Forse anche perché sappiamo che nei prossimi mesi dovremmo vedere delle significative novità sulle strade cittadine, già peraltro annunciate dall’amministrazione, come il completamento del percorso Biffis-Camuzzoni tra Boscomantico, Chievo e la stazione di Porta Nuova; il percorso Porta Palio-Castelvecchio-Piazza Bra; e la ciclabile Saval-San Zeno-Piazza Bra. Non sarà ancora la rete ciclabile che vorremmo, ma si sta avanzando.

Nel frattempo, se ci è permesso il suggerimento, anche se la ciclabilità cittadina non è ancora ottimale cerchiamo comunque di seguire quanto proposto da quello sconosciuto incaricato ai pannelli variabili che ha digitato il messaggio: perché più sono i ciclisti in strada, più rapidamente migliora la situazione per le biciclette.