Nuovo svincolo. Dall’Arena 21.1.05: "Ciclisti condannati al pericolo - Nessuna soluzione"

venerdì 21 gennaio 2005, di webmaster

Da L’Arena - Venerdì 21 Gennaio 2005

SAN BONIFACIO. L’assessore Di Noi lamenta «mancanza di dialogo con l’autostrada»

Ciclisti condannati al pericolo

Nessuna soluzione per la pista interrotta dai lavori al casello della A4


San Bonifacio. Le piste ciclabili restano ancora un sogno, nonostante qualche mese fa sembrassero avviarsi al traguardo della soluzione, soprattutto quelle tracciate sul territorio comunale. La pista dell’Alpone verso Villabella è interrotta, senza alternativa per i ciclisti, dai lavori per il raccordo del casello con la Porcilana, mentre non si fa il sottopassaggio per la pista che dovrebbe collegare Villanova con Soave, sempre lungo l’argine dell’Alpone, passando sotto la statale 11.
«Il problema di fondo», dice l’ assessore alla Viabilità, Leonardo Di Noi, «è che non si riesce a dialogare con la società autostradale, nonostante siano interessati a questo problema più Comuni». Spiega l’assessore, rifacendo la storia recente dei rapporti intercorsi: «Già in passato era stato chiesto all’autostrada di realizzare il sottopasso per la futura pista, considerando che ha il cantiere aperto sul posto per lo spostamento del casello, ma aveva rifiutato per il costo di 380mila euro. Quindi, d’accordo con i sindaci di Arcole, Monteforte, Soave, Belfiore e Albaredo, lo scorso novembre avevamo chiesto al presidente della società di rivedere la propria posizione, prospettando anche una soluzione più economica, cioè un progetto non più con la tecnica dello spingitubo, più costosa, ma con uno scavo a cielo aperto, del costo di circa 150mila euro, facendoci carico di sensibilizzare i cittadini a pazientare per una settimana per il disagio che ne deriverebbe per il traffico a senso alternato su mezza carreggiata. Ma l’autostrada», riferisce Di Noi, «ha risposto già in novembre negativamente, nonostante 150mila euro siano ben poca cosa nel complesso dei costi dei lavori per il casello, e senza tenere conto del disagio che questi lavori stanno arrecando alla comunità della zona, in particolar modo avendo interrotto la pista ciclabile per Villabella senza fornire una temporanea soluzione alternativa, come si sarebbe dovuto. A novembre», dice l’ assessore, «il problema sembrava essere di imminente soluzione. Invece fino a oggi in Comune non è arrivato dall’autostrada alcun progetto esecutivo, quando i lavori per il ripristino della pista interrotta dalla bretella dovevano essere realizzati g ià in questo mese, come promesso dai responsabili dell’autostrada fin dallo scorso settembre. Ma nonostante i molteplici solleciti», sottolinea Di Noi, «l’ unica risposta che ci hanno dato è stata quella di chiederci, senza alcuna logica, di procedere agli espropri, pur in assenza dell’ indispensabile progetto definitivo dove sono indicate le aree da espropriare. A novembre», aggiunge, «abbiamo replicato ma fino ad alcuni giorni fa non avevamo ancora ricevuto risposta. Pertanto», conclude l’assessore, «abbiamo deciso di convocare una conferenza dei servizi: all’ordine del giorno il problema del ripristino della vecchia pista affinché l’autostrada fornisca entro breve il progetto definitivo, interessando nel contempo anche il presidente della Provincia, Elio Mosele».
La risposta dell’autostrada è finalmente arrivata, ma solo alcuni giorni fa, per dire che non è in grado di consegnare il progetto definitivo prima della fine di febbraio. Quindi la conferenza dei servizi, già decisa per il 15 gennaio dovrà essere spostata a fine marzo, con ulteriore rinvio della soluzione dei problemi delle piste ciclabili.

Gianni Bertagnin