18/04/2008
"Grave l’esclusione dalla Consulta"

venerdì 18 aprile 2008

“L’esclusione degli Amici della Bicicletta è grave e indice di una forte chiusura di questa amministrazione nei nostri confronti”. Il presidente Paolo Fabbri commenta così la decisione del Consiglio comunale di includere nella Consulta per la mobilità istituita dall’assessore Enrico Corsi un rappresentante della Federazione ciclistica italiana, che si occupa di ciclismo agonistico, anziché chi rappresenta il ciclista urbano affrontando i temi delle piste ciclabili e della sicurezza per le due ruote.

“La giunta ha motivato la nostra esclusione definendoci politicizzati, ma chiunque può accedere al nostro sito Internet e leggere il nostro giornale, appurando che siamo stati critici con l’amministrazione Zanotto quanto lo siamo ora con la giunta Tosi – dice Fabbri -. Non abbiamo nulla contro la Federazione ciclistica italiana, ma non ricordiamo che sia mai intervenuta su questioni riguardanti la moderazione del traffico, le zone 30, le piste ciclabili, la sicurezza. Non capiamo quindi perché debbano essere loro a rappresentare il ciclista urbano nella consulta, quando in analoghi organismi, anche in città del centrodestra come Milano, la Federazione degli amici della bicicletta ha un ruolo di primordine”.

Fabbri legge l’esclusione come un segno di chiusura e di pregiudizio nei confronti degli Adb, “iniziato in luglio quando abbiamo scritto al sindaco una lettera aperta senza ottenere risposta, proseguito in agosto con la decisione unilaterale di eliminare i fondi già stanziati per le ciclabili di Ponte Crencano e Porto San Pancrazio. A seguire provvedimenti sulle ciclabili malfatte di via Todeschini, corso Porta Nuova e San Giacomo senza confronto alcuno con la nostra associazione. E’ la giunta, quindi, ad avere un atteggiamento pregiudiziale nei nostri confronti e non il contrario”. Gli Amici della bicicletta si dicono pronti ad aprire quel tavolo di confronto auspicato da tempo: “Da parte nostra la massima disponibilità”.