Difesa legale Fiab a Verona
Bici contro camion, multato

sabato 15 marzo 2003, di webmaster

Bici contro camion, multato
 Difesa legale Fiab a Verona
  

In bici si schianta contro il camion, multato
Per l’occasione si costituisce l’ufficio legale FIAB a Verona.

1) Dall’Arena di Venerdì 28 Febbraio 2003

Un ragazzo accecato dal sole, è finito contro un automezzo pesante in sosta. E adesso, oltre alla riparazione della bicicletta, dovrà far fronte a un’ammenda anche per l’infrazione al codice della strada. A meno che il giudice di pace non decida il contrario

Accecato dal sole, si schianta contro un camion parcheggiato, finisce in ospedale, distrugge la bici e per di più prende anche la multa dai vigili. Il motivo? Non ha mantenuto il controllo del veicolo. Roba da non credere. E infatti, essendo carnevale, a una storia simile non volevamo crederci. Invece i protagonisti della vicenda sono tutti reali. Lui è Filippo Brunetti, 17 anni, studente del Messedaglia; gli altri sono i due agenti del corpo di polizia municipale che prima si sono sincerati delle sue condizioni e poi lo hanno multato.
Attori non protagonisti la mamma del giovane, che ha deciso di rivolgersi alla magistratura, il giudice di pace, che dovrà pronunciarsi sulla multa, e il proprietario del camion che non ha riportato danni, come il suo automezzo. La vicenda inizia l’altra mattina quando Filippo esce di casa, in Borgo Milano, poco dopo le 7.30, inforca la bici e parte per andare a scuola. «La strada è quella di tutti i giorni», spiega la mamma, Mimma Lovato. Da Borgo Milano fino a piazza San Zeno, dove arriva alle 7.50: «Mentre percorreva la strada è stato accecato dal sole: mi ha raccontato di aver girato leggermente la testa e di essersi improvvisamente ritrovato per terra senza perché».
È accaduto che Filippo con la sua bici è andato a schiantarsi contro il posteriore del camion di un’impresa edile parcheggiato di fronte alla farmacia, poco prima dello slargo in cui sorgeva l’ex fermata dell’autobus. Una botta tremenda che solo per un miracolo non ha avuto conseguenze più serie: «Ha avuto contusioni ed escoriazioni alle braccia e alle gambe e al volto. E per fortuna ha solo sfiorato il gancio del camion», spiega mamma Mimma. In soccorso del giovane sono arrivati due carabinieri che erano di pattuglia in piazza San Zeno i quali hanno chiesto l’intervento dell’ambulanza e dei vigili urbani.
«Mio figlio ha rifiutato di farsi trasportare in ospedale ed è stato solo medicato». La bici è da buttare: «La forcella si è spezzata, la ruota anteriore è piegata: per ripararla ci hanno fatto un preventivo di 150 euro, l’avevamo pagata quattrocentomila». Ma proprio mentre il giovane, pesto e dolorante, stava per far ritorno a casa, è stato trattenuto dai vigili che gli hanno chiesto i documenti. «Non pensava fosse per la multa», spiega la signora Lovato. Invece uno dei due ha estratto il temutissimo blocchetto giallo e ha cominciato a scrivere. Violazione dell’articolo 141/2, si legge nel verbale. Ovvero « Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile». Tradotto in soldoni, fanno 33,60 euro da pagarsi nelle apposite sedi, o anche con il bancomat entro sessanta giorni.
La multa non è stata proprio digerita dalla famiglia Brunetti. «Il camion era in un posto dove c’è un cartello di divieto di sosta, l’unico che non ha sotto il cartello delle 0-24», spiega la signora Lovato. «Quindi si presume che il divieto entri in vigore dalle 8 del mattino. Quel che più mi fa arrabbiare, però, è che ieri sono passata di là in orari diversi e c’era sempre pieno di auto parcheggiate in divieto». La signora Mimma e il figlio hanno deciso di «ribellarsi»: «Abbiamo fatto una richiesta al giudice di pace perché non riteniamo giusto dover pagare quella multa. E andremo anche dagli Amici della bicicletta, per sentire il loro parare».
Le condizioni di Filippo sono già migliorate e ieri ha potuto far ritorno a scuola. «È stato fortunato», ripete la mamma, «chissà cosa avrebbe potuto accadere se avesse preso qualche gancio o uno spigolo del camion». Per dimenticare la brutta avventura c’è solo da comprare una nuova bicicletta. E sperare che il giudice accolga il ricorso e stracci quella multa.


2) Gli Amici della Bicicletta di Verona rispondono conla nascita dell’ufficio difesa legale FIAB - sezione di Verona, che verrà gestito dall’Avvocato Renzo Segala, che ci scrive questa lettera.

Egr. Sig.
Dott. Paolo Fabbri
Presidente F.I.A.B. - Verona
S.P.M.

Verona, 4 marzo 2003

Carissimo Presidente,
colgo l’occasione del parere che mi hai chiesto sul verbale a Filippo Brunetti per la violazione dell’art.141/2 C.d.s. per comunicarTi che mi rendo disponibile a predisporre gratuitamente il doveroso ricorso al Giudice di Pace.

La F.I.A.B. potrebbe garantire ai suoi associati un servizio di consulenza legale inerente ad episodi simili nei quali sono coinvolti ciclisti.

Quale socio metto a disposizione la mia esperienza professionale che potrebbe concretizzarsi sia in una rubrica sul giornale sia in una consulenza legale offerta agli associati sempre tramite l’associazione.

La consulenza (nei casi più complessi, anche presso la sede di Porta S.Zeno che è vicina al mio studio) sarebbe comunque gratuita.

Nelle pratiche di risarcimento danni a seguito di sinistri stradali le spese legali, in ipotesi di transazione con la compagnia Assicuratrice della controparte, restano sempre a carico di quest’ultima nella ragione del 10% circa del valore del sinistro che verrebbe quindi liquidato al socio senza costi legali.

In caso di ricorso alla magistratura (opposizione a verbali o controversie contro Compagni Assicuratrici o terzi) o di difesa per danni causati da ciclisti non assicurati posso garantire l’applicazione delle tariffe forensi ai suoi minimi inderogabili.

Spero di portare il mio piccolo contributo personale e professionale alla F.I.A.B. condividendone appieno le finalità sociali e politiche.

Resto comunque a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.

Cordiali saluti.

Avv. Renzo Segala

Si veda anche: Cade dalla bici ... e il Comune di Verona lo multa!! Colletta di solidarietà