Il Punto del Presidente Paolo Fabbri
Vuole un’idea? Scommetta sulla bici

sabato 12 gennaio 2008, di Alberto

IL PUNTO

1. Questione di immagine?
L’esperienza di altri paesi e città - Bolzano, per esempio - insegna che per promuovere efficacemente la bicicletta è molto importante comunicare un’immagine positiva del ciclista urbano.
Nel nostro paese, gli stereotipi maschili e femminili di persone di successo omologati dalla pubblicità e dai media, non vengono mai proposti in sella a una bici (o su un mezzo pubblico).
È anche per questo che i ciclisti urbani vengono per lo più percepiti con indifferenza (contano poco); spesso con avversione (intralciano, non rispettano le regole); quando va bene, con disincanto (una minoranza composta da ambientalisti un po’ bizzarri - gli “amanti della bici” - che hanno si delle buone ragioni”, che, “per carità, fanno bene a dire quello che dicono”, ma che sono fuori dal mondo e raccontano favole).
Le cose stanno lentamente cambiando: l’Europa insegna e da qualche anno negli spot pubblicitari la bici viene collegata a personaggi positivi (belli, in forma, attenti alla qualità del cibo, schietti). Ma non ancora a manager o a professionisti.
Davide tra molti Golia, Ruotalibera farà di tutto, anche nel 2008, per rendere ai ciclisti la visibilità sociale che meritano. Raccontando, le ragioni, il merito e il piacere orgoglioso di chi si muove in bici. La gioia di non dipendere dal petrolio, di sentirsi in forma e - perchè no? - più intriganti e allegri, di tanti bolsi autisti di suv.

2. Ancora contro i ciclisti !
Non passa settimana che non venga annunciato un provvedimento contro le bici. A fine dicembre è toccato a via Nizza e a Corso Porta Nuova (vedi sotto).
Questo accanimento - persino ridicolo per il ritmo incalzante con cui si succedono le minacce di chiusura delle ciclabili ora in questa ora in quella circoscrizione - ci lascia esterrefatti. Al di là di ogni altra considerazione di merito, ci chiediamo se i nostri amministratori si rendono o no conto della mancanza di considerazione che stanno così platealmente esibendo nei confronti di quella ciclabilità che, a parole, dichiarano di voler promuovere.

3. Le nuove ciclabili a rischio.

- Via Nizza:
alcuni commercianti vogliono vietare la sosta davanti alle loro vetrine. Per non perdere parcheggi propongono che sul lato dei giardini gli stalli siano tutti a pettine e che la pista ciclabile che assicura il contromano sia spostata sul lato negozi, o, se lo spazio non basta, che sia cancellata.
Cercheremo un confronto. Faremo presente che non è conveniente, che la monodirezionale che assicura il doppio senso sia realizzata sul lato sinistro della strada prevedendo, per di più, due attraversamenti pericolosi (all’imbocco e all’uscita); che non ci sembra giusto che sia proposta con tanta leggerezza la cancellazione di una ciclabile percorsa da centinaia di ciclisti (il 22.9.07, ben 506 tra le 7,30 e le 10); che una città a misura di bicicletta dovrebbe convenientemente essere un obiettivo anche per i commercianti.

- Corso Porta Nuova:
un consigliere comunale ha guidato una raccolta di firme per cancellare la ciclabile disegnata sul marciapiede: danneggia il commercio ed è causa di conflitti tra pedoni e ciclisti. Su quella ciclabile abbiamo noi stessi molte perplessità (l’imbocco a San Luca, il marciapiede affollato, la pista mal segnalata e disegnata in mezzo al marciapiede...).
Consideriamo tuttavia che ha anche valenze importanti: in Corso Porta Nuova automobili e bus sono tanti e corrono veloci: con tutti i suoi difetti la pista è un’alternativa sicura; collega la stazione di Porta Nuova con Piazza Bra e quindi alla ciclabile che arriva a Porto, a Borgo Venezia e a Montorio; collega Piazza Bra con la ciclabile di Viale Piave e quindi con Borgo Roma, Golosine e Santa Lucia; quando la pista del Camuzzoni raggiungerà la stazione diventerà uno dei collegamenti possibili fra Chievo, Borgo Milano e Piazza Bra. Cancellarla significa interrompere l’unica “rete” di ciclabili oggi esistente. A Corsi chiederemo quindi di farlo solo dopo aver realizzato un’alternativa conveniente. Vuole un’idea? Scommetta sulla bici: riduca i posti auto su ogni lato del corso (stalli non più a pettine ma paralleli al marciapiede) e realizzi due belle monodirezionali tra marciapiede e parcheggio.