Articolo de L’Arena del 21/12/2007
Altre due piste rischiano la cancellazione

sabato 22 dicembre 2007, di Alberto

VIABILITÀ. Amici della bicicletta in allarme

Altre due piste rischiano la cancellazione

Sono a rischio via Nizza e corso Porta Nuova

Articolo de L’Arena del 21/12/2007 - di Alessandra Galetto

Altre due piste ciclabili a rischio chiusura. L’allarme arriva dagli Amici della Bicicletta, preoccupati per la decisione dell’amministrazione comunale di chiudere le ciclabili di via Nizza e di corso Porta Nuova, dopo il «naufragio» dei progetti di via Cesiolo, via Todeschini, via Ghetto, per le quali già nelle scorse settimane la Fiab di Verona ha manifestato. «Ora anche per le due strade del centro storico l’assessore alla mobilità Enrico Corsi annuncia che sono state avviate raccolte di firme per la chiusura», spiega il presidente Adb Paolo Fabbri. «Motivo dell’avversione sarebbe il fatto che i percorsi sono malfatti e sarebbero d’intralcio a commercianti e residenti. Anche noi rileviamo alcune criticità. Per esempio la pista di corso Porta Nuova ha un imbocco discutibile e un’uscita ancora peggiore. Ma questa stessa pista ha una funzione essenziale di collegamento. L’amministrazione Zanotto ha realizzato tre buone ciclabili: quella che da Montorio arriva in Bra, quella che si snoda lungo l’ex ferrovia a Santa Lucia, sempre con arrivo in Bra, e quella lungo il canale Camuzzoni, che sbocca in corso Milano ma che dovrebbe proseguire fino in stazione. Ora queste tre ciclabili sono tutte raccordate dalla pista di corso Porta Nuova, senza la quale il sistema della ciclabilità resta scollegato».

Fabbri aggiunge: «È un meccanismo che si sta ripetendo: dovendo scegliere se cancellare o migliorare, questa amministrazione opta sempre per depennare le ciclabili. È accaduto per il percorso che avrebbe dovuto collegare San Rocco al ponte Garibaldi, passando per via Cesiolo, e così per via 28 marzo, mentre sono state annunciate altre azioni contro punti ciclabili già esistenti: via Ghetto, le corsie preferenziali della Ztl, via Salieri, il semaforo ciclabile di via Piave, via San Giacomo». E chiede di poter avere un interlocutore unico tra gli amministratori. A.G.