Le nostre domande a Tosi e Zanotto

mercoledì 16 maggio 2007, di webmaster

LE NOSTRE DOMANDE A TOSI E ZANOTTO

- Nella nostra città fare una cosa semplice come andare in giro in bici viene vissuta da molti come una pericolosa avventura. Tra 5 anni, nella città che ci restituirà, sarà più difficile o più facile muoversi in bicicletta?

- Nelle città dell’Europa più evoluta la presenza di ciclisti e pedoni viene considerata un indicatore della qualità della vita. Il modello di mobilità adottato quindi è centrato sul mezzo pubblico, sulla promozione della bicicletta e della pedonalità. Cosa ne pensa? Intende disincentivare l’uso degli automezzi privati? Come?

- Aderendo a tale modello europeo, a noi sembrano coerenti le telecamere per il controllo della ZTL, il piano della sosta, il potenziamento dei mezzi pubblici, la costituzione delle zone 30, il progetto di Tramvia. Ci sembrano incoerenti il parcheggio interno alla Passalacqua, il tunnel (breve o lungo), la promessa di parcheggi a basso costo per gli studenti. Come commenta?

- Per promuovere efficacemente la bicicletta altri comuni si sono organizzati con un piano e degli obiettivi di legislatura, un responsabile del piano (assessore alla mobilità?), un ufficio che coordini i vari attori (Ufficio Bicicletta?), le risorse economiche necessarie. Lei ritiene di assumersi impegni in questo senso?

- Oltre alla realizzazione di piste ciclabili (che devono essere comunque dirette, convenienti e collegate) ci si deve occupare anche di sicurezza stradale, di zone 30 e moderazione del traffico, di cicloparcheggi, di furto, di intermodalità, di permeabilità della città alle bici, di cicloturismo e di comunicazione. Ritiene di assumersi impegni in questo senso?

- A Zanotto: Nei cinque anni del suo mandato noi Amici della Bicicletta non siamo riusciti a confrontarci con la sua amministrazione pur avendolo richiesto molte volte e pur avendo presentato diverse proposte concrete. Cosa possiamo aspettarci in caso di una sua riconferma?

- A Tosi: La Lega ha raccolto firme contro la ciclabile di via San Giacomo, ha dichiarato che quella sul Camuzzoni favorisce i furti negli appartamenti, nel programma propone piste che non disturbino residenti e commercianti . Il segretario provinciale dichiara che “le biciclette non devono passare dove intralciano le macchine”. Quando dite che volete razionalizzare le piste ciclabili cosa intendete esattamente?