Ciao Cesare!

domenica 3 gennaio 2016, di LucianoLor

Cesare - Bassa Maremma 2010
Il 31 dicembre 2015 si è spento Cesare Zanella, una delle colonne portanti della nostra associazione. Tesoriere attento e coscienzioso, organizzatore e accompagnatore di molte gite e vacanze, ma soprattutto lieto compagno di tanti momenti che sapeva sempre ravvivare con le sue doti di allegria e leggerezza.
Ciao Cesare, ci mancherai tantissimo!



Con Cesare abbiamo passato tutti dei bei momenti. Cesare era una di quelle persone a cui, come si dice, è impossibile voler male. Tanto per citarne una, era capace di entrare all’osteria da Pitanta, covo dei tifosi del Vicenza, con la sciarpa gialloblu al collo senza fare una piega. E quelli magari, dopo averlo conosciuto solo un po’, gli offrivano pure da bere…
Arrivò alla Fiab Verona molti anni fa, allora ci chiamavamo gli Amici della Bicicletta. E un caro amico lo è stato per molti di noi fin dai tempi in cui ci riunivamo in quell’angusto e mal riscaldato sgabuzzino di via Porta San Zeno che era la nostra sede. Sulle prime è sembrato più interessato alla convivialità e allo stare insieme che alle dotte riflessioni di quel mondo ciclo-ambientalista per lui nuovo. Ma ben presto, vista la sua esperienza professionale bancaria, ha finito per ricoprire quel ruolo ingrato a cui nelle associazioni senza scopo di lucro ben pochi ambiscono: il contabile, cioè il tesoriere. Una mansione dietro le quinte, fatta soprattutto di fatture da registrare, spese da esaminare, conti da far quadrare. Ma che Cesare interpretava con quello stile tutto suo, sempre un po’ guascone e disincantato, che rendeva le cose meno difficili di quel che sembravano. Poco avvezzo ai dibattiti impegnati, allergico agli infiniti scambi di mail, refrattario ai lunghi discorsi in politichese che anche in un’associazione come la nostra talvolta si sprecano, ha sempre preferito andar dritto al cuore dei problemi. Magari seguendo le discussioni del Direttivo dal bancone mentre controllava i conti, invece di starsene schierato alla “tavola rotonda” con gli altri componenti.
Ma, come si è capito anche dai numerosi messaggi di ricordo giunti all’associazione, è stato soprattutto durante le ciclovacanze che di Cesare abbiamo conosciuto il buonumore, la naturalezza e la generosità. Specialmente nelle gite organizzate da lui, non mancavano mai l’allegria, la battuta che scioglie la tensione. E sul pullman, il viaggio di ritorno diventava meno noioso se lui faceva da presentatore per la grande lotteria finale. Per tacer poi delle barzellette…
Cesare ci ha accompagnato per quasi quindici anni di AdB-Fiab. C’è sempre stato con entusiasmo, impegno e capacità. Non si è mai tirato indietro: una colonna dell’associazione.
Ci manca già. Tanto.


Al termine di ogni ciclovacanza, era consuetudine che Cesare preparasse alcune brevi proiezioni di scatti fotografici, conditi dai suoi vivaci e coloriti commenti. Era un momento atteso da tutti i partecipanti come una componente fondamentale della vacanza stessa. Oggi, con questa sua "quasi autobiografia" di una vacanza del lontano 2008 in Maremma, vogliamo ricordare il nostro Cesare, indimenticabile compagno di strada, in vacanza come in ogni altra occasione.




Quest’ultima proiezione l’abbiamo invece realizzata noi, raccogliendo un po’ di scatti dalle mitiche ciclovacanze toscane che Cesare organizzava e animava con passione. Ci piacerà riguardarla, di tanto in tanto, per salutare "Cesarone" e sorridere al ricordo della sua esuberanza.




Cesare e Max - Maremma 2011 Cesare e Max - Maremma 2011

E se Cesare non fosse mai approdato agli Amici della Bicicletta? Se durante la prima riunione cui prese parte, credo verso la fine del 2003, si fosse talmente annoiato (ne avrebbe avuto mille ragioni!) al punto da filarsela all’inglese? Invece no, è rimasto. Superato l’arduo collaudo, il presidente di allora Paolo Fabbri - esperto talent scout - l’ha notato e subito valorizzato. Già dopo l’assemblea annuale 2004 troviamo Cesare Zanella tra i componenti del Direttivo. E con l’incarico di segretario organizzativo per di più: una carriera velocissima! Dal 2006 fa il tesoriere. In quegli anni, con Guido Dosso, sperimenta anche il viaggio in bicicletta.
Quanto a me poi, se Cesare non avesse insistito, non mi sarebbe mai saltato in mente di fare, o meglio di rifare, l’organizzatore di ciclo-vacanze. E le annuali incursioni fra Toscana e Lazio, in zone che anche lui conosceva bene, sarebbero rimaste nel suo e nel mio privato. Fu così che, dopo un paio d’anni di soli buoni propositi, nel 2008 andò in porto la prima ciclo-vacanza tra Borghi, poderi e mare in Alta Maremma. Il clima nelle ciclo-vacanze degli AdB è sempre stato piuttosto sereno e spensierato, ma la presenza di Cesare contribuiva non poco ad alleviare le ansie, anche quando qualcosa non andava esattamente secondo le previsioni. Memorabile fu, proprio nella gita del 2008, quella sua azzardata iniziativa di trascinare i lumaconi del gruppo su un itinerario sconosciuto, ma da lui ritenuto più abbordabile. Nobile l’intento: evitare ai meno allenati inutili fatiche nel ritorno verso le alture di Massa Marittima. Peccato solo che la parte finale di quel percorso, per il resto piuttosto pianeggiante, riservasse una rampa con pendenza dai più ritenuta superiore al 30%. Si narra che gli abitanti del posto, guardando quei derelitti appiedati spingere i manubri su per il pendio con braccia distese e capo chino, proferissero espressioni del tipo: «Maremma ‘mpestata, ma qui una hosa del genere un s’era mai vista!!!».
Nacque così la Variante Zanella. E guai se in ogni gita successiva non c’era almeno una salita imprevista, un guado da attraversare, una prova impegnativa. E se proprio non c’era una Variante Zanella, allora bisognava inventarsela.
Purtroppo un’ultima variante, stavolta più dura da superare, ci ha tolto di Cesare la figura caratteristica e un po’ pacioccona, il vivace linguaggio veronese e la simpatia spontanea. Ma rimarranno bene impressi in noi il suo spirito, la generosità, l’assenza di pregiudizi, la grande voglia di vivere. E cercheremo di portare sempre con noi, anche quando le varianti della vita si succederanno, tutto quello che Cesare ci ha insegnato in queste belle, luminose e fuggitive stagioni.
Max


Nel 2007, l’anno della mia separazione, mi riavvicinai all’Associazione in modo molto più attivo ed ho avuto modo di approfondire la conoscenza con Cesare. Una sua gaffe ci ha legati con profonda amicizia; è divertente e la voglio raccontare.
Era settembre, mancavano pochi giorni alla giornata europea senz’auto; come consuetudine avrei premiato i ciclisti che sarebbero transitati dall’ingresso dell’ospedale di borgo Trento. Quell’anno c’erano dei manifesti che, montati su pannelli, avrebbero dato maggior visibilità all’iniziativa. Presi accordi con Cesare, e il dì precedente passai dalla sede per caricarne uno sulla mia utilitaria. - «Che dici, ci starà? Riuscirò a guidare?... dai, sposto il mio sedile in avanti... abbasso il poggiatesta.... no, meglio alzarlo ed appoggiarcelo sopra... ecco, così... riesci a chiudere lo sportello posteriore?...». La sua risposta è stata: - «Hai finito di fare domande? Dipende tutto da quanto sono lunghe le corna che ti ha eventualmente messo tuo marito!». Scoppiai in una fragorosa risata e replicai: - «Allora puoi rinunciare... tiralo fuori, mio marito se n’è andato con la sua amante tre mesi fa!...». Non vi dico l’imbarazzo di Cesare! Collocato nell’abitacolo il pannello, che ci stava, grazie ai supporti del poggiatesta particolarmente allungabili, l’ho abbracciato e rassicurato, dicendogli che la sua battuta mi aveva davvero divertita. Da quel giorno tutte le volte che ci vedevamo noi ci abbracciavamo; Cesare diceva che il mio era l’abbraccio più morbido degli AdB... non è mistero che la natura è stata particolarmente generosa con me e non si rischia di sentire le costole!
Questo è il ricordo che io porterò nel cuore; sì caro Cesare, non sarai su quella poltrona emaciato, sofferente ed affaticato, io ti ricorderò mentre mi stringi in un infinito gioioso abbraccio. Grazie caro amico,
Anna


Una grande perdita; avrei preferito cadere dalla bici e farmi male.
La tua amicizia e la tua allegria mi hanno dato tanto...
Ciao, Cesare.
Cristiano


L’avevo sentito al telefono appena tornato a casa e mi parlava del programma di cura con forte speranza di guarire con un trapianto finale.
Avevo in programma di andare a trovarlo domani e portargli una copia del Programma 2016 fresco di stampa. Sulla copertina campeggia una foto di cinque cicloturisti tra i quali Cesare nel 2008, in viaggio verso l’Emilia con me e tanti altri AdB. Lo ricorderemo ogni giorno in questa bella immagine di un giorno felice.
Caro Cesare, mi mancherai tanto.
Guido


Ho conosciuto Cesare tanti anni fa durante una gita indimenticabile, forse organizzata proprio da lui. Ne ricordo l’esuberanza, la vitalità, l’allegria. Fu grazie a lui se alzai la mia sella e migliorai la pedalata. Mi spiace molto che se ne sia andato così presto.
Ci sarò al suo funerale... anche per ringraziarlo di quel consiglio.
Buon viaggio, Cesare...
Anna


Io non voglio e non riesco mai a credere che le cose possano andare davvero per il peggio, e così in fretta poi... un po’ come lui fino a pochi giorni fa, preferisco pensare che una soluzione alla fine si troverà... Quindi che se ne sia andato davvero è una notizia che mi ha un po’ spiazzato, come a volte mi spiazzava la sua ironia, la sua autenticità senza tanti giri di parole, il suo prendermi in giro...
Mi è rimasto impresso per esempio quando una volta ci siamo incrociati in centro, circa dieci anni fa... ci conoscevamo da poco, e forse si vedeva che quel pomeriggio io mi sentivo un po’ ganza con dei jeans ricamati nuovi che mi ero appena comprata... e lui mi fa: «ghe l’eto robà a to fiola?» facendomi notare che era roba da ragazzette, non per una come me, che aveva esattamente la sua età! Scommetto che avrebbe trovato il modo di fare una delle sue battute anche dal letto d’ospedale.
Donatella


Che brutto scherzo, Cesare, proprio all’ultimo ci hai lasciati...
Con la tua aria da finto burbero e da vero burlone, quindi serio, ci hai dato la sicurezza dei conti e, soprattutto, la tua preziosa amicizia.
Sarai sempre nei miei pensieri. Ciao.
Bepo


Cesare è stato con la sua spontaneità un personaggio centrale per il nostro gruppo di cicloturisti. Tengo sempre in evidenza la foto scherzosa che mi aveva scattato, come era solito fare con ognuno di noi.
Allegro ciclista, ma serio bancario e tesoriere.
Ciao Cesare!
Carlo


Caro Cesare, le parole non sono mai abbastanza per raccontare le mille sfumature che ogni persona pennella nella nostra memoria, e questo vale anche per te.
Sebbene ti abbia conosciuto più tardi di molti altri AdB (il mio impegno in FIAB ha solo otto anni) porto con me tanti tuoi ricordi, tante immagini di grande forza e tenacia. Eri una brava persona, anzitutto, certo. E un tesoriere preciso e appassionato (chi non ricorda, ad esempio, le tue relazioni sul bilancio in assemblea, sempre condite da vivaci commenti personali… o i tuoi interventi a caldeggiare la spending review riguardante la nostra rivista Ruotalibera?). Eri un tipo deciso, che sapeva liquidare in poche parole anche gli argomenti più complessi (su questo punto mi viene da sorridere perché io, un po’ sofista e amante delle sfaccettature, non riuscivo a capire come si potesse essere così tranchant, ma poi spesso mi ritrovavo a dover ammettere che avevi ragione tu, che con uno sguardo e una sentenza avevi colto l’essenziale e azzeccato l’interpretazione delle questioni più intricate). Eri vigoroso e sanguigno e la tua parlata schietta, nel tuo amato dialetto, esprimeva tale forza in modo evidente. Il tuo vocione è stampato nel mio cuore e continuerà a salutarmi ogni volta che rinnoverò il tuo ricordo. Eri allegro, gioviale, ottimista... Sono felice di essere riuscito a salutarti ancora una volta, un paio di settimane fa, anche se non avrei immaginato che sarebbe stata l’ultima. Quel giorno ho trovato davanti a me un uomo evidentemente molto provato dalla malattia; eppure progettavi ancora a lunga scadenza, pianificavi il decorso verso la guarigione, scadenzando i tempi delle cure e i momenti del tuo futuro. Grande Cesare, che anche in quell’occasione, con il corpo devastato dalla fatica, hai saputo ridere, sdrammatizzare, scherzare e fare ironia su tutto e tutti, un po’ rassegnato, un po’ arrabbiato, evitando i cattivi pensieri e rendendo leggero il tuo stato pure a noi che ti stavamo visitando!
Sento che oggi resta un grande vuoto. In chi ti voleva bene e nei molti ambiti nei quali eri impegnato. Ti ricorderò sempre con un sorriso, ripensando a quel burbero ottimismo che ci hai lasciato in eredità. Burbero per modo di dire, ché la scorza era solo apparente, e bastava poco per scoprire sotto di essa il tuo cuore d’oro e la tua grande generosità, sempre pronti all’uso per chiunque ne avesse bisogno.
Ciao Cesare, riposa in pace.
Luciano


Pur avendo conosciuto Cesare solo in occasione di due ciclovacanze in Maremma, di lui mi avevano colpito la sua irrefrenabile simpatia, la prorompente vitalità, la sua schiettezza e quel suo fare arguto. Mi sono rimaste impresse nella mente certe sue battute cosi spiritose che mi avevano fatto sciogliere dalle risate.
Che lassù fra gli angeli continui ad essere allegro e spensierato come l’ho conosciuto io!
Maria Grazia


Cesare e Liz - Maremma 2011I will never forget the first time I met Cesare. It was when I attended the annual Adb meeting on 2011. As a stranger, Cesare made me feel so welcome. His huge, smile and kindness to me I shall never forget. Every time I met him after that, was always the same. I looked forward to seeing him each time I returned from Australia to Verona. My memories of the "Toscana ciclovacanze" and Cesare as "scopa" will never die.
Cesare, I shall never forget you and you will always have a special place in my heart. I’m sure you are in heaven, helping all the angels with cycle rides.
Liz