Nuovo svincolo. Manifestazione. Tutti in bicicletta a San Bonifacio, Soave e Monteforte d’Alpone.

sabato 23 ottobre 2004, di webmaster

In Provincia di Verona si vuole abolire la bicicletta?
Di piste ciclabili nemmeno l’ombra.... adesso la Società Autostrada BS-VR-VI-PD si mette a costruire svincoli e rotonde invalicabili per i ciclisti, interrompe una ciclabile esistente e vanifica la realizzazione di altre in progetto!!
BASTA!! Ciclo-MANIFESTIAMO
Non prendere impegni per SABATO 23 OTTOBRE Ritrovo nel pomeriggio a San Bonifacio(VR). Tutti in bicicletta a San Bonifacio, Soave e Monteforte d’Alpone per consegnare una lettera con le nostre proposte ai Sindaci.

Sabato 23 ottobre, alle ore 14.15 da Piazza Costituzione - San Bonifacio VR

A San Bonifacio la manifestazione partirà dalla Piazza Costituzione alle ore 14,15.

Per chi viene da Verona, partiremo:

- in bicicletta ritrovandoci alle ore 13 in piazza San Zeno o alle ore 13.15 a Porta Vescovo (all’imbocco della ciclabile accanto alla porta);

- in treno (+bici) ritrovandoci sotto l’orologio della stazione Porta Nuova alle ore 12.45 (il treno parte alle 13,17).
Torneremo con il treno che parte da San Bonifacio alle ore 17,51.

COME

ANDREMO A SAN BONIFACIO, A MONTEFORTE D’ALPONE E A SOAVE PER CONSEGNARE AI SINDACI UNA LETTERA E UN PROGETTO DI COLLEGAMENTO CICLABILE TRA I TRE PAESI.
Inizieremo da San Bonifacio alle 14.30 con la consegna dell’elaborato al Sindaco Silvano Polo; seguirà poi Soave con il Sindaco Giorgio Magrinelli (ore 15.30 circa), per concludere con Monteforte d’Alpone con la consegna al Sindaco Valerio Cremasco (ore 16.30 circa). Al Sig. Sindaco di Arcole, la consegna verrà fatta successivamente.

PERCHE’

La società autostrade, presidente il dottor Merlin, l’ex Presidente della Provincia di Verona, sta effettuando svariati lavori sulle strade veronesi.
Recentemente ha realizzato la rotonda sulla Statale 11 tra San Martino e San Michele, un’opera utile a raccordare la statale, il casello autostradale di Verona Est e le tangenziali sud e nord.
I progettisti tuttavia hanno completamente ignorato la necessità di garantire, con la maggiore scorrevolezza del traffico, anche la sicurezza di chi, tra San Martino, San Michele e Madonna di Campagna, vuole spostarsi in bicicletta. La rotonda così come è stata realizzata, imboccata a velocità molto alte dalla stragrande maggioranza degli automobilisti, è infatti estremamente pericolosa per chiunque si azzardi a percorrerla in bici.
Che ci si preoccupi della bicicletta quando si fanno interventi ordinari e straordinari sulle strade lo prescrive una Legge dello Stato, la 366/98, così frequentemente disattesa da far dubitare della sua effettiva esistenza.
In questi casi, peraltro, la legge dovrebbe essere persino superflua: un amministratore con l’esperienza del dott. Merlin dovrebbe essere ben consapevole del fatto che interventi come quello di San Martino diventano inevitabilmente un muro invalicabile a forme di mobilità diverse da quelle dell’automobile, dividono il territorio in tante fette tra le quali ci si può muovere solo in macchina, compromettono la possibilità di realizzare successivamente, a costi contenuti, percorsi ciclabili di collegamento tra paesi vicini. Il tutto mentre è ormai arcinoto che nei paesi europei più avanzati, ormai da anni, si tiene sempre conto di tutte le forme di mobilità sostenibile anche minori. Non è solo una questione di legge, è una questione di cultura, di sensibilità.
Se queste problematiche fossero state prese in considerazione in sede di progetto, si sarebbero potute trovare soluzioni (sottopassi, passerelle ciclopedonali ...) relativamente facili da realizzare, dal costo modesto e persino ridicolo se confrontato con quello complessivo dell’opera.
Altrettanta insensibilità viene riproposta a San Bonifacio. Lì la Società Autostrade ha persino interrotto una pista ciclabile già esistente, sta realizzando un’altra rotonda senza tenere in considerazione le esigenze dei ciclisti e solo all’ultimo momento, sulla scorta delle indicazioni fornite dagli Amici della Bicicletta di San Bonifacio, ha modificato un progetto che rischiava di rendere impraticabili gli argini dell’Alpone fondamentali per la mobilità ciclabile nell’area.

Paolo Fabbri Presidente Fiab Amici della Bicicletta Verona


Un’ultima annotazione: in un’intervista abbastanza recente l’ex assessore Pozzani (era nella giunta Merlin), dichiarava che sarebbe presto stato possibile andare da San Bonifacio a Verona in bicicletta. Lo ha preso sul serio quel cittadino straniero che qualche mese fa ha imboccato in bici l’autostrada Verona Vicenza. Con gli agenti che lo hanno fermato si è difeso sostenendo che la corsia di emergenza dell’autostrada gli era sembrata il posto di gran lunga più sicuro per un ciclista. Dagli torto! Illuminante: serviva uno straniero per farci capire il piano già in parte rivelato dalle incaute dichiarazioni di Pozzani: le rotonde le stanno costruendo per mandarci tutti in autostrada. A pagare il pedaggio. Presidente Merlin, diabolico!


Comè andata
Primo commento a caldo di Donata Avesani (vice Presidente AdB Verona, nella terzultima foto portabandiera Fiab): 150 PERSONE HANNO PARTECIPATO ALLA MANIFESTAZIONE. RICEVUTI DA SINDACO E 3 ASSESSORI A SAN BONIFACIO, DA DUE ASSESSORI A SOAVE E 1 A MONTEFORTE. GLI AMMINISTRATORI SEMBRAVANO SINCERAMENTE CONVINTI DELLA BONTA’ DELL’OPERA, MA HANNO SEGNALATO LA CHIUSURA TOTALE ATTUALE DA PARTE DELLA SOCIETA’ AUTOSTRADE ! I tecnici della Serenissima naturalmente rinviano al Presidente Merlin che risponde con: niet.

Resoconto degli Amici della Bicicletta di San Bonifacio
Grande affluenza di cittadini amanti della due ruote alla TUTTINBICI di sabato 23 ottobre: la ciclo-manifstazione organizzata dagli Amici della Bicicletta di San Bonifacio.
Lo scopo è stato quello di consegnare ai Sindaci dei comuni di San Bonifacio, Soave e Monteforte un progetto preliminare per la realizzazione di collegamenti ciclabili tra i comuni usando gli esistenti argini dell’Alpone e Tramigna. Oltre duecento persone ci hanno accompagnato nel tour ciclistico per segnalare la reale esigenza di porre in sicurezza la mobilità ciclistica del territorio, di fronte alla reale barriera che si sta creando con la realizzazione del nuovo casello autostradale.
A ricevere il progetto sono intervenuti per San Bonifacio il Sindaco Silvano Polo con gli Assessori Di Noi, Castegini e Agostinelli. Per Soave il Vicesindaco Gambaretto e un’Assessore.
Per Monteforte è intervenuto l’Assessore all’urbanistica Tessari.
Per tutti gli amministratori l’iniziativa è stata apprezzata e coralmente anno dichiarato di condividere il progetto e di "farlo loro". Speriamo non siano le solite promessa…. sopratutto speriamo che nasca un tavolo di confronto e programmazione come è nato a suo tempo tra Arcole e San bonifacio e che grazie al quale si è visto programmare la ciclabile tra i due Comuni (di imminente inizio i lavori).
I rappresentanti delle tre amministrazioni hanno convenuto con noi che la priorità spetta alla realizzazione del sottopasso in SS11 da parte della Società Autostrada, anello importante per la realizzabilità delle ciclabili sugli argini.
Per questo noi Amici della Bicicletta siamo pronti a sostenere le amministrazioni, ma nel contempo siamo anche "vigili" ad incalzare eventuali "assopimenti".
La prossima primavera ci sarà la tradizionale BIMBIMBICI dove le oltre 1000 persone che vi partecipano potranno vedere con noi lo stato delle cose.

Vedi le foto in "portfolio".

Portfolio
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Documenti allegati

volantino manifestazione 23.10.2004
volantino manifestazione 23.10.2004 (PDF - 356.4 Kb)
Tutti in bicicletta a San Bonifacio, Soave e Monteforte d’Alpone per consegnare una lettera con le nostre proposte ai Sindaci.